Questo numero di Domus si intitola “La moda è urbanistica”. Winy Maas ricorda nel suo editoriale che tutti hanno la responsabilità di contribuire ad un futuro sostenibile e che le azioni su piccola scala possono avere un impatto altrettanto grande di quelle su larga scala. La fashion designer Iris van Herpen spiega come la moda incontra l’urbanistica, cercando un nuovo dialogo tra moda, architettura, natura e tecnologia. I prodotti per la città del futuro sono presentati nell’articolo “Il design è vivo”: tra i progetti in cui si svela il potenziale della natura, Biogarmentry di Roya Aghighi è un tessuto vivo capace di purificare l’aria con le sue cellule fotosintetiche.
Domus 1038 è in edicola: “La moda è urbanistica”
Moda e urbanistica, le piantagioni di palma da olio, le proposte progettuali per la ricostruzione di Notre-Dame. Sfoglia la gallery e scopri i contenuti del numero di settembre.
Testo Adrien Ravon. Foto Jean-Baptiste Mondino.
Testo Jan Boelen. Foto © Mogu/Radical by Nature
Foto Roya Aghighi
Testo Denise Piccinini. Foto Jeroen Musch
Testo Géraud Bablon, Timothy Ravis, Benjamin Notkin RuiSu. Foto © Edward Burtynsky, courtesy of Admira Photography, Milan/Nicholas Metivier Gallery, Toronto
Testo Klaus Englert. Foto Luca Girardini
Testo Pippo Ciorra. Foto Ed Reeve
Testo Rory Stott. Foto Veronique de Viguerie
Testo Fanny Léglise. Foto Vincent Fillon
Testo Javier Arpa. Foto Frédéric Achdou
Testo Javier Arpa. Foto Ralf Hirschberger/Picture alliance via Getty Images
Testo Oliver von Spreckelsen. Immagine © Tobias List & Floriana Jaritz
Testo Nasrine Seraji. Progetto di Hagai Ben Niam
Regia William Hanna, Joseph Barbera. Casa di produzione Hanna-Barbera Productions. Anno 1990
Testo, ricerca, elaborazioni grafiche Alessandro Frigerio, Simona Galateo. Foto Victor Virgile/Gamma Rapho via Getty Images
A cura di Giulia Guzzini
A cura di Raffaele Vertaldi. Foto © Yan Wang Preston. Egongyan Park, Chongqing, Cina (2017), dalla serie Forest (2010-2017)
View Article details
- 03 settembre 2019
L’articolo sulle piantagioni di palma da olio, che stanno trasformando il paesaggio e causando danni all’ambiente e alle comunità rurali, riflette sulla violenza ecologica che sta dietro al cibo che mangiamo. Il numero di Domus parla dell’incendio di Notre-Dame, mostrando alcune delle proposte di progetti discussi per la ricostruzione della cattedrale parigina.
L’intervista a Gaëlle Hamonic e Jean-Christophe Masson parla della città del futuro: compatta, densa e integrata alla natura. Una città immaginaria di un’altra epoca è quella che si vede in The Jetsons, la sitcom animata che immaginava un futuro con auto volanti, jatpack, cameriere robot e marciapiedi mobili.
Nel numero si spiega perché la migrazione può essere un acceleratore del problema degli alloggi, con un’analisi delle città tedesche e della loro trasformazione per integrare i rifugiati. Alla fine del numero, una foto di Yan Wang Preston del Parco Egongyan, in Cina, dalla serie Forest.
Con la rivista gli allegati Domus EcoWorld, The UN global goals in practice e Domus paper.
Il lavoro della fashion designer olandese cerca un nuovo dialogo tra moda, architettura, natura e tecnologia.
Stringendo nuove alleanze con il mondo della biologia, il design comincia a plasmare la macroscala dell’ambiente urbano.
Un abito realizzato con Biogarmentry di Roya Aghighi, tessuto vivo in grado di purificare l’aria grazie alla presenza di cellule fotosintetiche.
Ricerca intenzionale dell’inaspettato e artigianalità sono cardini nel lavoro di Anouk Vogel.
L’aumento esponenziale della produzione di olio di palma causa un danno gravissimo all’ambiente e alle comunità rurali delle aree di coltivazione.
Con l’elegante padiglione colonnato di David Chipperfield Architects Berlin giunge a compimento il master plan per l’isola dei musei berlinese, a 20 anni dalla sua ideazione.
Sugar Hill è una piccola utopia realizzata, un possibile modello per nuove forme di welfare.
Replicare il passato o pensare al futuro? L’incendio della cattedrale parigina scatena il dibattito in rete.
Le ZAC sono uno strumento urbanistico che incarna il paesaggio dalla città del collage a quella del bricolage.
La città del futuro? Compatta, densa e integrata alla natura, dovrà mantenere un’identità specifica e avere al suo centro l’essere umano.
La costruzione del megaprogetto berlinese è divenuta un’avvincente saga di mala gestione.
Come si stanno trasformando le città tedesche per accogliere e integrare i rifugiati in modo efficace?
Si sta diffondendo un nuovo tipo di scuola di Architettura, una scuola della riflessione che lavora in Rete, crea “nuova innovazione” e produce osservazioni critiche sulla città attraverso modalità di rappresentazione originali. I progetti dei cinque studenti qui pubblicati dimostrano l’ampiezza delle riflessioni sul paesaggio e sullo spazio urbano in corso oggi.
Il successo del modello economico ha reso le fashion week un must per ogni città a livello globale.
ABK Group, Wallpaper ceramici. Il lussureggiante mondo della natura è protagonista del nuovo progetto di decorazione digitale su grandi lastre ceramiche ABK.
Pubblicata da Hatje Cantz e vincitrice della categoria ‘Paesaggio’ ai Sony World Photography Awards 2019, la serie sarà in mostra alla Look Photo Biennial, LIverpool, 17.10-21.12.2019.