Il manifesto di Jean Nouvel è in edicola insieme alla sua monografia pubblicata in allegato Domus 1063, dicembre 2021.
Che cosa sarebbe una conoscenza del mondo che ignorasse il sensibile? Che cosa sarebbe la ragione senza la sua contestazione poetica? Che cosa sarebbe la verità scoperta da una sola angolazione?
Una conoscenza ignorante. Una ragione irragionevole. Una verità amputata. E in ognuno di questi casi l’oblio dell’immaginazione.
Spirito, ci sei? Il manifesto di Jean Nouvel
Il manifesto scritto dal Guest Editor 2022 per la sua Domus.
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- Jean Nouvel
- 21 dicembre 2021
Dare un carattere è prima di tutto un problema di consapevolezza: consapevolezza dell’importanza dell’affermazione di esistere in un luogo. L’invenzione inizia dal carattere, dall’importanza di dire NO. Dare un carattere è provare la propria consapevolezza del luogo e quindi rafforzare il carattere del luogo, cioè appartenergli. I progetti urbanistici sono progetti di disumanizzazione indipendenti dal carattere del luogo, mentre dovrebbero essere legati a una visione architettonica e umanistica specifica, con questa cosciente consapevolezza di lavorare su misura. Continuando sempre a tener presente allo spirito la domanda: Spirito, ci sei?
Varie corrispondenze e vari punti d’appoggio possono giustificare e favorire la caratterizzazione e l’appartenenza:
1. La profondità della memoria… la Storia è una storia lunga…Quale allusione? Quale vincolo può inventare quel che segue?
2. L’interferenza. Interferenza con l’esistente lavoro nell’esistente lavoro sull’esistente. L’avvenire dell’esistente come parte del futuro.
3. L’epoca. La pietra miliare dell’epoca, appartenere al tempo presente come parte integrante o integrale del futuro… Il punto è dunque il carattere del presente…
4. L’emozione. Il carattere è una sorpresa tanto più profonda quanto più ci tocca l’anima e insieme il cervello.
5. L’arte. L’eccezione. Il grido. La provocazione. Il mai visto.
6. La geografia: il rilievo. Il paesaggio naturale. La materializzazione delle risposte al clima: la pioggia, il sole, il vento. La rivelazione. Mimetismo. Contrasto. E… eccezionalmente… l’invenzione di un luogo quando non si è in nessun luogo…
7. L’espressione della materia è cruciale nella rivelazione della sensibilità per rendere evidenti gli echi con il luogo e le sue luci.
Il ruolo sociale dell’architetto consiste nel servirsi di queste caratterizzazioni e di queste appartenenze.
Immagine in apertura: Jean Nouvel. Foto Giovanni dal Brenna