Il Salone del Bagno ed Eurocucina portano ogni due anni a Milano, all’interno del Salone del Mobile, soluzioni di arredamento per quelli, tra gli ambienti domestici, che più sono chiamati a rispondere a istanze tecniche e funzionali. Annullati quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, confluiranno nel Salone del Mobile 2021 (dal 13 aprile al 18 aprile) che sarà un’edizione importante sia perchè il Salone compirà sessant’anni sia perchè si terranno in concomitanza con gli altri due appuntamenti biennali dedicati all’illuminazione e all’ufficio.
Le aziende hanno risposto in maniera differente a questo slittamento di data: alcune hanno deciso di comunicare i prodotti su cui stavano lavorando per il 2020, altre hanno preferito puntare su prodotti già a catalogo e rimandare il lancio delle novità alla prossima primavera. A uno sguardo d’insieme, ricerca tecnologica e uso innovativo dei materiali confermano di essere la frontiera della contemporaneità. La dimensione che meglio rappresenta questo approccio è la flessibilità che rende possibile realizzare un numero ampio di soluzioni applicative.
L’arredo bagno che avremmo visto al Salone: la selezione di Domus
Cosa avrebbero presentato le aziende del settore del bagno, se il consueto “Salone nel Salone” non fosse slittato?
Agape
Grassi Pietre
Scarabeo
Ceramica Cielo
Antonio Lupi
Duravit
Ideal Standard
Arbi Arredobagno
Flaminia
Laufen
Ritmonio
Guglielmi
Fantini
Fir Italia
Gattoni Rubinetteria
Quadro
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- Giulia Guzzini
- 30 aprile 2020
Nelle parole della progettista Patricia Urquiola, “Rigo nasce da un’interpretazione di elementi architettonici: due travi dalle linee semplici ed eleganti sostengono vari elementi e permettono di personalizzare il piano d’appoggio”. Forte l’ispirazione architettonica di questo sistema di arredobagno che accosta legno, marmo o alluminio anodizzato per la struttura e si completa con una serie dettagliata di vassoi e contenitori che consentono molteplici configurazioni.
Questo agglomerato cementizio è composto da graniglia di Pietra di Vicenza ricavata dal riciclo di scarti di lavorazione provenienti da cave Grassi Pietre e cemento Portland bianco e acqua. Coniuga un’elevata resa estetica a una resistenza fisico-chimica che la rende ideale per realizzare elementi d’arredo e rivestimenti.
Questo mobile per il bagno è stato pensato per completare l’eclettica collezione di lavabi Moon. L’ampio bacino del lavabo Diva è accolto e sostenuto da una semplice e leggera struttura di tubolare metallico che incornicia l’oggetto ed evidenzia visivamente il contrasto tra i bordi sottili e le proporzioni generose.
Con questa palette, definita dagli art director Andrea Parisio e Giuseppe Pezzano, l’azienda viterbese studia a fondo il colore applicato alla ceramica, ritenuto elemento capace di portare l’universo tecnico della stanza da bagno ad abbracciare la percezione sensoriale. Il colore gioca un ruolo fondamentale per comunicare all’utente significati più complessi. Le cromie lucide di Acque di Cielo si rifanno alle sfumature della natura con sei varianti: Oltremare, Smeraldo, Alga, Corallo, Ninfea e Anemone.
Le collezioni realizzate in Flumood® si arricchiscono di nuovi riflessi: il calore e la brillantezza del bronzo e dell’ottone dialogano con i cromatismi scelti per le bacinelle dei lavabi Albume realizzati in Cristalmood® trasparente da Carlo Colombo. Le basi dei lavabi sono infatti trattate con la finitura “Metallo liquido” che è applicata a spruzzo anche sulla superficie delle vasche: la patina cangiante che riveste i volumi li rende così preziosi. Utilizzata senza alcun agente protettivo, la finitura si ossida nel tempo conferendo a ogni prodotto un colore e una texture propria e differente, e mutevole nel tempo.
La serie Happy D.2 Plus di Sieger Design si evolve grazie alla tecnologia c-shaped. Questo avanzamento del processo brevettato c-bonded garantisce una corrispondenza esatta tra la forma arrotondata del bacino in ceramica e il mobile realizzato in DuraCeram®, senza sporgenze o rientranze, con una fuga precisa di 4 mm.
Partendo dall’iconico lavabo progettato nel 1972 dall’architetto milanese Paolo Tilche per Ideal Standard, Ludovica e Roberto Palomba ne hanno smussato gli angoli per modernizzarlo con un design squadrato e minimale, senza tradire l’originale carattere unico e sofisticato. Questa gamma di lavabi permette installazioni flessibili – per il montaggio sia a parete sia da appoggio, e si arricchisce di due formati nuovi – da 50 e 120 cm.
La modularità di questo progetto di arredobagno permette un’estrema flessibilità nella progettazione di insiemi sartoriali, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza stilistica e funzionale. La declinazione Code Mono comprende composizioni monoblocco con struttura in alluminio che ne sottolinea la linearità essenziale.
All’ultimo Cersaie, l’azienda ha proposto, tra le altre, la serie Madre, un progetto di Angeletti Ruzza Design: lavabi e sanitari realizzati in ceramica e ispirati all’architettura razionale italiana. L’armonia di segni e proporzioni diventa il punto di contatto tra la contemporaneità e il riferimento classico che ne è lo stimolo iniziale.
Attraverso un linguaggio semplice e una rigorosa geometria costruttiva, Patricia Urquiola ha dato vita a una collezione bagno che esalta le caratteristiche di SaphirKeramik, il materiale malleabile e robusto sviluppato da Laufen. La serie include lavabi free standing e a muro, due bacin
Il colore e la finitura sono entrati con decisione nell’ambiente bagno. Assecondando questa direzione, l’azienda piemontese ha inaugurato da tempo un percorso che esalta il colore proponendo interpretazioni inedite dello spazio del bagno. Oggi, la Finishes Selection si arricchisce di sei nuove cromie: oro rosa lucido, spazzolato e satinato; bronzo scuro spazzolato; cromo nero satinato e champagne satinato. Nella foto: la finitura rose gold impreziosisce le serie Glitter e Pois.
Caratterizzata da un’estetica lineare ed essenziale, questa serie di miscelatori monocomando proposta da Guglielmi individua nel colore il proprio punto di forza, tanto da ispirarne il nome. L’elemento su cui si concentra questa scelta stilistica è il comando, rivestito da finiture opache e lucide che creano effetti cromatici che spaziano dal legno al marmo fino al Corian, per consentire la massima personalizzazione di composizioni che si prestano a essere utilizzate negli ambienti bagno e cucina.
Fantini continua a puntare sulla serie Aboutwater realizzata con Boffi proponendo linguaggi di autori internazionali che rappresentano, ciascuno con una propria specificità, un elevato contenuto estetico. Punta di gamma è la serie completa AA/27 di Michael Anastassiades presentata lo scorso anno in occasione del Fuorisalone. Semplice ed equilibrato, il rubinetto è costituito da due elementi distinti – la manopola e la bocca – uniti da un terzo elemento cilindrico orizzontale.
Collezione di successo di Fir Italia, Kelio 63 esalta, attraverso le sue forme squadrate, un’idea visiva di semplicità. Per portare avanti al meglio gli aspetti del progetto legati alla funzionalità, l’azienda piemontese ha scelto di dotare i miscelatori della gamma Kelio di un dispositivo che riduce la portata dell’acqua: oggi tutti i miscelatori della linea montano un aeratore green che consente un risparmio in termini di consumo di acqua.
Marco Pisati ha disegnato per l’azienda di Alzo di Pella il miscelatore Soffio. L’elemento di originalità del rubinetto è la forma ergonomica della leva trapezoidale che, inclinata verso l’alto, svetta sul corpo squadrato sottostante, accentuando l’antitesi tra la razionalità espressa dalla canna e la leggerezza della leva.
Il fascino dei rubinetti industriali con le tipiche valvole a sfera idrauliche e gas è d’ispirazione per una rilettura formale sintetica che sfocia nella serie Valvola. Pensata dallo Studio Adolini, questa serie si muove all’insegna della massima flessibilità, per una libera combinazione di elementi adattabili a ogni contesto ed esigenza. Grazie a un unico sistema di comando da incasso che consente di essere abbinato a diversi corpi di erogazione, si determinano varie soluzioni formali secondo un ampio programma tipologico.