Conciliare tempi lenti e velocità

Sulle potenzialità della collaborazione fra fisico e digitale nella costruzione e rigenerazione della città e delle infrastrutture siamo tornati su queste pagine diverse volte e con spunti proposti da diverse angolazioni e da casi di studio provenienti da tutto il mondo. Abbiamo tuttavia la convinzione che sia necessario fare ancora di più per promuovere la sinergia e il coordinamento fra le due sfere affinché si producano i risultati necessari che, in estrema sintesi, si sostanziano con parallela urgenza nelle migliori prestazioni di ciò che costruiamo e nell’inversione di tutti gli impatti sull’ambiente. Il sospetto che la collaborazione sia ancora poco efficace viene dall’osservazione di quanto le due sfere, infrastrutture fisiche ed edifici e digitale, siano ancora distanti dal parlarsi non solo nelle fasi progettuali ma già a partire dalla preparazione dei programmi alla base degli investimenti e dello sviluppo dei progetti. In quanti casi dimensionamenti e performance di infrastrutture ed edifici, reti di servizi, mobilità ed energia sono calibrati sui dati dell’effettivo impiego, informati dall’ottimizzazione dei flussi e da proiezioni prospettiche attendibili? Quante volte il bilancio delle superfici di territorio rese impermeabili da nuove costruzioni è verificato alla luce dell’utilizzo più efficiente di infrastrutture e manufatti, quindi con riduzione delle superfici stesse? È vero che i materiali impiegati, le tecnologie così come le fonti energetiche sono sempre più rispettose degli standard di riferimento nei diversi settori, ma in molti casi le carenze di focalizzazione sul migliore risultato, rispetto agli scopi e sulle conseguenze ambientali ed economiche, rende i progetti meno adeguati. Dal programma funzionale alla costruzione, efficienza e prestazioni troppo spesso riducono i percorsi realizzativi a processi di approssimazione, in molte situazioni causati dalla separazione degli attori a presidio delle fasi di esecuzione e dalla carenza di collaborazione tesa alla performance a 360° di cosa si costruisce.

Cover DomusAir, dicembre 2024

Le analisi, i punti di vista e soprattutto i progetti che portiamo su queste pagine documentano i valori della collaborazione disciplinare e spingono a entrare in profondità nelle due sfere del fisico e del digitale per comprenderne le caratteristiche, le necessità e gli stakeholders dei processi. Di enorme importanza è la comprensione dei tempi che regolano i rapporti fra visione e programmazione, fra progetti e costruzione per l’ottenimento di risultati. Le infrastrutture fisiche richiedono tempi lunghi, pianificazione attenta e progetti meticolosi per ottenere buone performance. Il digitale è invece per sua natura velocissimo, caratterizzato da innovazioni continue e repentine che introducono possibilità impensabili solo pochi mesi prima. L’esatto opposto di quanto richiedono scavi e movimenti di terra, ferro e cemento con cui si realizzano infrastrutture e edifici. Come conciliare le due nature? Come contemperare esigenze diverse, dovendo spesso contare sugli stessi processi decisionali per investimenti e iter autorizzativi? Serve paziente condivisione delle priorità e degli obiettivi da perseguire, serve lavoro preciso sulla pianificazione e sulla programmazione e servono progetti appropriati e accurati. Con una completezza e un coordinamento disciplinare che non ha precedenti e non lascia più spazio ad approssimazioni e carenze di competenze. Quanto l’industria dell’automobile sta vivendo lungo il percorso della transizione all’elettrico è emblematico:  sia per il ritardo nel conseguire gli obiettivi definiti sia per gli impatti economici nel settore allargato. La sfida che ci attende è di conciliare in modo virtuoso il tempo lento della costruzione e stratificazione della città e delle sue reti con la velocità delle evoluzioni e opportunità del digitale. Approccio multidisciplinare e collaborazione sono ottimi strumenti, e lo abbiamo compreso meglio negli ultimi anni di fronte agli stress test di catastrofi climatiche, pandemia e guerre.