A Domus non sappiamo se le crisi siano davvero opportunità, come recita una retorica tanto celebrata quanto disattesa. Però siamo convinti che affrontare la complessità del nostro tempo sia possibile solo rinunciando alle assunzioni di lienarità che hanno definito il passato e puntando all’elaborazione di strumenti nuovi, complessi e adattivi. DomusAir è uno di questi, la risposta controintuitiva alla crisi dell’economia e della società innescata dalla pandemia. Una risposta che, sebbene sia fatta di parole, rappresenta un fatto o meglio un metodo e la sua evoluzione, un’altra svolta nell’evoluzione del «Sistema Domus», che sfida la crisi nell’unico modo che conosce: interpretare la realtà attraverso la critica. In questo caso degli aereoporti, le infrastrutture, gli snodi intermodali che stanno rispondendo alla mutazione dei nostri giorni.
In questo processo Domus si sta trasformando da testata iconica ad apparato flessibile e modulare, capace di intercettare i segnali deboli e trasformarli in interpretazioni forti.
Sta ibridando i canali dei media tradizionali con quelli che ancora sono fuori dall’asse del visibile. Sta creando inedite strategie e nuove alleanze, facendo dialogare gli assi portanti della propria identità (architettura, design e arte) con quei saperi che stanno definendo il futuro della vita associata: economia, filosofia, medicina, cibernetica.
Il progetto DomusAir
Aviazione, infrastrutture e relazioni: il Direttore Editoriale di Domus, Walter Mariotti, racconta il progetto DomusAir.
Come per le altre metamorfosi di Domus, il merito di DomusAir va tutto al Presidente di Editoriale Domus, Maria Giovanna Mazzocchi Bordone, che ha condiviso il percorso fin dall’inizio facendolo proprio (anche per passioni personali). Assieme a lei all’amministratore delegato, Sofia Bordone, e al suo straordinario management che in maniera realistica ma lungimirante ha accompagnato tutte le fasi della sua creazione. Last but not least a One Works, la boutique strategica che ha fornito la leadership scientifica riunita attorno a Giulio De Carli che ha contribuito in maniera decisiva a riunire gli stakeholder.