Milano omaggia il grande fotografo Gyla Halasz, in arte Brassaï. “L’occhio di Parigi” è il titolo della mostra che prende spunto dalla definizione che diede Henry Valentine Miller, noto scrittore americano, al fotografo ungherese. Brassaï indaga con la sua macchina fotografica città, scene di vita quotidiana ma sopratutto la società parigina. Circa 200 stampe fotografiche e numerosi documenti allestiranno le sale di Palazzo Reale dal 23 Febbraio al 2 Giugno 2024 al fine di poter indagare e conoscere la vita quotidiana di una Parigi a cavallo del XX secolo.
L’occhio di Parigi. Brassaï a Palazzo Reale
A partire dal 23 febbraio sarà visitabile una mostra dedicata al grande fotografo Gyla Halasz, in arte Brassaï, attraverso un percorso di 200 stampe fotografiche e numerosi documenti.
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- Valentina Petrucci
- 18 febbraio 2024
Noto per le sue vedute notturne, Brassaï immortalò intellettuali ed artisti come Pablo Picasso, Salvador Dalí, Henri Matisse, ma la sua fama nasce proprio dalla nuova idea di città, una nuova Ville Lumièr che si trasforma nell’occhio del maestro ungherese, naturalizzato francese, in una città nebbiosa, dove la Senna quasi scompare e la vita notturna si allontana da fittizi sfavillii e torna al reale, una sorta di precursore elegante della street photography.
Brassaï trasforma la notte in un concetto fortemente materico che riesce a dar maggior volume ai suoi soggetti attraverso i forti contrasti di luci e ombre. “Io non invento niente, immagino tutto. La maggior parte delle volte, ho disegnato le mie immagini dalla vita quotidiana che mi circonda. Penso che sia catturando la realtà nel modo più umile e sincero e nella maniera più quotidiana possibile, che si riesca a penetrare nello straordinario” Brassaï.
Immagine di apertura: Brassaï, Soiré du Haute couture, Paris, 1935. © Estate Brassaï Succession-Philippe Ribeyrolles