“Drom è un atto di bilanciamento irrisolto tra molti estremi. È un essere onnivoro che cerca attivamente di mordere più di quanto possa masticare, formando contenitori giocosi e sottilmente mutati per nuove culture ibride”. Così si presenta lo studio di Rotterdam, fondato dai soci russi Sofia Koutsenko (Penza, 1983), Timur Karimullin (Kazan, 1981) e Timur Shabaev (Ufa, 1979), che hanno condiviso la formazione ad Harvard, TU Delft e Berlage Insitute, e la collaborazione presso OMA/AMO.
Drom è un team multidisciplinare di architetti, urbanisti e designer connesso a una rete di professionisti in settori come il design industriale, il giornalismo e la produzione di video. Tra i primi progetti, Campus (2013) è uno spazio educativo multiuso di appena 68 m2, annesso a un’abitazione nella periferia di Mosca. Disposto su tre livelli compatti e sovrapposti, è studiato per ospitare le attività quotidiane dei creativi in “residenza artistica” all’interno di una planimetria molto densa, pensata per essere abitata per poco tempo alla volta (cinque settimane).
Focalizzato sullo studio morfologico è invece Tower 24 (in corso), una delle tre torri sul lungofiume Ob a Novosibirsk. Poiché il developer aveva già deciso il morfotipo della torre e il numero dei piani, a Drom era possibile lavorare solo sulla morfologia di finestre e balconi e sulla ‘plasticità’ della facciata. Nei primi dieci piani, le balaustre sono avvolte da “balconi alla francese” che marcano le linee orizzontali, gesto ripreso nei piani successivi dove la balaustra continua a correre lungo la superficie, allargandosi in corrispondenza dei singoli balconi.
Recentemente Drom ha completato Azatlyk Central Square nella città di Naberezhnye Chelny – la terza fase si concluderà nel 2020. È una sorta di “tappeto urbano” che trasforma uno spazio monofunzionale in una superficie per molteplici usi. La piazza si compone di paesaggi fissi e mobili, con zone verdi e ampi spazi che invitano a raduni collettivi. Questi tre progetti, molto diversi tra loro, sottolineano la predisposizione di Drom a passare agevolmente dal contesto pubblico al privato, dalla standardizzazione e alla soluzione di artigianato, dal piano regionale e al dettaglio dell’arredo urbano, dalle soluzioni conformiste alle sperimentazioni funzionali.