Vo Trong Nghia (Phú Thuy, 1976) è un esponente di spicco della scena architettonica vietnamita contemporanea, ma anche per molti versi un suo rappresentante tipico. Si forma e lavora in Giappone per un decennio, per poi rientrare a Ho Chi Minh City e fondarvi VTN Architects, nel 2006. I progetti dello studio ricercano nella tradizione architettonica del Vietnam strategie e materiali utili per contrastare la degenerazione delle sue metropoli contemporanee. Con questo obiettivo, VTN Architects sperimenta con il bambù, legno economico e di facilissima reperibilità, estendendone l’utilizzo dalla scala dell’arredo a quella inedita della progettazione degli interni e dell’architettura.
Il bambù è strutturale nelle cupole portanti del Diamond Island Community Center (2015) e del Nocenco Café (2018), entrambi a Ho Chi Minh City, così come nell’intero Castaway Island Resort nella Lan Ha Bay (2019), interessante esempio d’infrastruttura turistica reversibile, ‘appoggiata’ su di una spiaggia incontaminata. Abbinato a pannelli di policarbonato, costruisce i tamponamenti (leggeri, rapidi da assemblare e semi-trasparenti) della struttura in metallo di uno dei progetti-manifesto di VTN: il prototipo di abitazione low-cost (oltre 20 m2 a 3.200 dollari), di cui la prima versione è del 2012.
Il progetto House for Trees (Ho Chi Minh City, 2014) inaugura un secondo filone portante della ricerca dello studio. Vi appartengono una serie di abitazioni unifamiliari che ripensano radicalmente lo statuto degli alberi, considerati come abitanti dell’architettura, al pari dei suoi inquilini umani. A partire da queste premesse, la Stepping Park House (2018) e la Ha House (2019) a Ho Chi Minh City, ma anche la Thang House a Danang City (2019), sono tre esempi di case tropicali contemporanee, confortevoli grazie a un rapporto positivo con l’elemento naturale (il verde, la luce solare, le brezze), e non in virtù di un surplus tecnologico.
A una scala più ampia, progetti come l’FTP University (Hanoi, 2017), il Viettel Offsite Studio (Thach That, Hanoi, 2017) e il Viettel Academy Education Center (Thach That, Hanoi, 2019) testimoniano come l’integrazione nell’architettura di dispositivi che ne implementano la sostenibilità (a tutto tondo: ecologica, economica, sociale) possa tradursi in un aggiornamento coerente, e non retoricamente esibito, delle sue forme e dei suoi linguaggi.