DroneShield, un’azienda australiana specializzata in equipaggiamenti tattici anti-drone, ha creato un fucile a radiofrequenza che può bloccare, mandare in stallo o in certi casi abbattere un’ampia gamma di droni commerciali fotografici.
Il fucile, progettato con un design futuristico che non lo farebbe sfigurare in un film di fantascienza, è innocuo per gli umani. Emette uno spettro di segnali a radiofrequenza che interrompe lo streaming del video dal drone istantaneamente e causa l’atterraggio immediato del velivolo o ne forza il ritorno al punto di partenza (una misura di sicurezza implementata su molti droni per evitarne lo smarrimento). Le dimensioni compatte della DroneGun MKIII e il suo peso (meno di 2Kg, incluse le batterie) fanno si che il dispositivo si possa utilizzare anche con una mano solo. Una caratteristica che rende speciale il design del prodotto, visto che di solito gli equipaggiamenti anti-drone sono ingombranti, pesanti e più che a un fucile assomigliano a un cannone.
Il dispositivo, che può disattivare un drone in un raggio di 500m, è pensato per le agenzie di sicurezza che devono mantenere sottocontrollo perimetri e aree a cielo aperto in situazioni in cui non sia possibile escludere l’uso di un drone come vettore di attacco o per la raccolta di intelligence.
Contro i droni un fucile futuribile a radiofrequenza
DroneGun MKIII di DroneShield sfrutta il jamming delle frequenze radio per abbattere o dissuadere i droni troppo invadenti.
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- Andrea Nepori
- 13 agosto 2019
- DroneShield
- 2019
Photos courtesy of DroneShield
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