Il rubinetto Grohe stampato 3D è “un futuro possibile”. L′intervista con Michael Seum

All'ultimo ISH di Francoforte, l'azienda tedesca Grohe ha presentato nuovi prodotti e ceramiche colorate, una linea bagno – Arc – e ha incantato con il lancio del primo rubinetto stampato 3D. Sul palco c'era Michael Seum, Vice Presidente design dal 2015, che ha precedentemente lavorato per Kohler, Sterling, Whirpool e altri. Interpellato circa quali siano, a suo parere, le tendenze più importanti di una fiera in cui progetti radicalmente nuovi di cucine si alternano a nuovi concept di stanze da bagno, lui risponde diretto: “La sostenibilità”. E non è solo la sua risposta, ma quella di una intera azienda che è cambiata molto negli ultimi anni. “Ci stiamo spostando dai prodotti alle soluzioni, non si può più pensare al singolo prodotto, abbiamo bisogno di una storia più grande, di un significato”, spiega Seum. Per esempio, i sistemi di Grohe per l'acqua ‘non imbottigliata’. “Non è più un semplice rubinetto, è un sistema d'acqua potabile”, racconta il quarantaduenne Vice Presidente. Puoi avere acqua frizzante o naturale con Grohe Blue, mentre il getto bollente di Grohe Red è perfetto per prepararsi un tè, ma non solo. 

Un buona parte della presentazione di Grohe a Francoforte è stata dedicata all'inquinamento da plastica, che un sistema come questo può aiutare a combattere. “Dobbiamo smettere di usare le bottigliette monouso”, dice Seum. “Una singola bottiglia ha bisogno, per essere prodotta, di 70 volte l'acqua che contiene, e se non viene riciclata finisce nel suolo o negli oceani”. La sostenibilità è anche un elemento chiave del nuovo progetto Grohe, due rubinetti stampati 3D. I loro nomi sono Atrio Icon 3D e Allure Brilliant Icon 3D. “È un progetto molto speciale”, spiega Michael Seum. “Ho lavorato con le stampanti 3D per tutta la mia carriera, ma usandole solo per i prototipi. È la prima volta che passiamo dalla fase di progettazione a quella di produzione”. Il nuovo Atrio Icon 3D, insieme a Grohe Red e Blue, saranno nel primo ristorante subacqueo d'Europa, progettato da Snøhetta, che aprirà in Aprile. “Quello che stiamo facendo in Grohe non riguarda solo il design, ma anche la qualità fisica dell'acqua”.  

Come funziona il processo di stampa 3D?
C'è un letto di polvere di metallo con un rastrello nell'angolo che spinge uno strato sottilissimo di materiale che poi viene bruciato da un laser, che agisce in base a un disegno.   Quanto tempo ci vuole per produrre un rubinetto?
Per ogni strato occorrono circa dieci minuti. E uno strato è sottile come un capello, forse anche meno. Il processo al momento non è veloce. Possiamo produrre 2, massimo 3 rubinetti al giorno. Quali sono i vantaggi concreti della stampa 3D?
Prendi per esempio Atrio Icon 3D: è così sottile! Ma visto dall'altro lato, dimostra un approccio completamente diverso. Questa tecnologia ci dà la possibilità di usare metodi diversi per ottenere forme diverse. È qualcosa che possiamo ottenere solo con questo metodo e non con quello tradizionale.

Un giorno i consumatori si stampanno i rubinetti a casa, magari usando il vostro design?
Non penso. Anche se potrebbe essere possibile. Li stamperà sempre direttamente Grohe?
Non è detto. La personalizzazione è un altro elemento chiave di questa tecnologia, giusto?
Sì, con la stampa 3D è possibile personalizzare ogni singola parte. Quindi se hai bisogno di un rubinetto un po' più lungo, possiamo farlo. Gli utenti finali cominceranno a disegnare i loro rubinetti?
Penso che il design incontri la necessità. E i consumatori non vogliono entrare più di troppo nella fase di progettazione.  

La stampa 3D è il futuro di questo settore?
Forse non accadrà mai, ma potrebbe. Questo è un futuro possibile. Al consumatore interessa se il prodotto è buono, non se è stato stampato 3D.  Icon 3D ha cambiato il tuo approccio al design?
Sì. E lo farà ancora non appena questo sistema di produzione sarà più accessibile.