Il futuro dell'interazione tra l'uomo e le macchine è probabilmente un'interfaccia cervello-computer (BMI), almeno secondo un recente studio pubblicato dal Georgia Institute of Technology, dall'Università del Kent e dalla Wichita State University, in cui si racconta di un dispositivo sperimentale con cui basta un impulso mentale per controllare una sedia a rotelle o un piccolo robot. Questo tipo di scenario è ancora più futuristico di quello di Minority Report, il film che mostrava schermi olografici fluttuanti e controllati con gesti.
Pixel 4: è così che interagiremo con i telefoni in futuro?
Il nuovo Pixel 4, con cui Google ha ridisegnato l'esperienza utente con la nuova tecnologia Motion Sense, potrebbe essere un assaggio di qualcosa che accadrà nei prossimi anni.
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- Alessandro Scarano
- 15 ottobre 2019
È reale tuttavia la notizia che Google ha appena lanciato uno smartphone dotato di sensore radar che permette il controllo dei gesti, il Pixel 4. Questa tecnologia, chiamata Motion Sense, ha una storia alle spalle. Tra i progetti sperimentali di Big G uno dei più discussi negli ultimi anni è stato Project Soli, una tecnologia radar di riconoscimento dei gesti che utilizza sensori ad alta velocità e tecniche di analisi dei dati basate ad esempio sull'effetto Doppler. Il Pixel 4 è il primo dispositivo commerciale ad avere un sensore Soli, il quale, come ha mostrato Google durante l'evento di lancio dello smartphone, è stato incredibilmente miniaturizzato sin dalle prime prove - era il 2015 quando Mountain View annunciava un kit di sviluppo di alpha Project Soli. Oggi è possibile fare azioni di base con l'interazione gestuale: saltare una canzone, silenziare la suoneria di una chiamata e persino salutare Pikachu (uno dei momenti più divertenti del lancio di Pixel). Il radar dovrebbe essere così intelligente da riconoscere i gesti non intenzionali e aiuta anche nel processo di sblocco del viso, che secondo Google è il più veloce oggi disponibile. Ovviamente, questo è solo l'inizio. Ma in combinazione con il controllo vocale fornito da Assistante Google, che sta migliorando sempre di più con le nuove funzionalità annunciate per la lingua inglese e in futuro anche per le altre, è possibile ipotizzare un'interazione che non avrà bisogno di alcun tocco e che avverrà tutta a distanza. Ovviamente, nessuno dice che questo sia la migliore interfaccia uomo-macchina possibile. Ma sicuramente Soli potrebbe giocarsi la partita da protagonista. Solo il tempo dirà se ci avvantaggiamo di questa tecnologia o se salteremo direttamente a qualcos'altro, come un'interfaccia cervello-computer.