Reflections of Little Red Dot dell'artista Chloé Lee inserisce lo spettatore nelle vite e nelle esperienze dei residenti di vari quartieri di Singapore. L'esperienza di realtà aumentata di Lee impiega una vivida interazione di materiale d'archivio, interviste, disegni a mano e immagini generate dall'intelligenza artificiale.

L'artista considera il suo lavoro come un portale per ricordare e reimmaginare la memoria personale e collettiva attraverso lo spazio e l'architettura.

“Volevo creare un modo per permettere alle persone di conoscere lentamente un luogo, piantando una persona tra il tempo e lo spazio”, ha detto Lee a Domus.

Una volta indossato il sistema di realtà virtuale, gli spettatori possono prendere e inserire diapositive fisiche in un proiettore reale. Quando una diapositiva è in funzione, sperimentano un viaggio guidato e sfaccettato attraverso un'area di Singapore. Ogni diapositiva contiene un luogo specifico arricchito da frammenti di voci, tour a piedi e descrizioni dei residenti sull'arazzo di persone e storie che animano lo spirito del quartiere.

I viaggi intimi di Lee esplorano lo sviluppo urbano e le sue ripercussioni sul benessere e sul patrimonio culturale di sei quartieri di Singapore nell'ambito dei temi delle riserve naturali, della cultura alimentare, del multiculturalismo e del successo nazionalistico, evidenziando al contempo i legami intergenerazionali. Lo spettatore è inserito in luoghi specifici, avvolto dal discorso e dalla disconnessione che i singaporiani provano per la cancellazione della loro storia, dei loro spazi e dell'interazione comunitaria.

I video archiviati di ogni luogo scorrono in loop, in modo che lo spettatore abbia sempre il controllo, entrando e uscendo in ogni momento della storia.

Reflections of Little Red Dot (LRD), ha affascinato il pubblico e si è guadagnata il premio della giuria nella categoria XR Experience al SXSW di quest'anno. Il festival, che si svolge ogni anno ad Austin, in Texas, celebra la convergenza di tecnologia, media, film e musica.