Nell’apparentemente irreversibile digitalizzazione delle nostre vite, c’è una attività che si è dimostrata più tenacemente attaccata alle pratiche analogiche. Stiamo parlando del prendere appunti o fare brevi schizzi. Molti di noi lo fanno ancora usando i quaderni.
Il nuovo ReMarkable ha uno schermo a colori
Remarkable Paper Pro, il nuovo aggiornamento del popolare blocco note digitale, ha uno schermo più grande e a colori, e uno stilo totalmente ripensato.
Courtesy reMarkable
Courtesy reMarkable
Courtesy reMarkable
Courtesy reMarkable
View Article details
- Alessandro Scarano
- 05 settembre 2024
Tuttavia, oltre alle sempre più utilizzate applicazioni Note dei nostri smartphone e alla prevedibile popolarità che avranno i sistemi AI per convertire in note organizzate i nostri appunti vocali, una tecnologia ancora relativamente acerba, c’è una categoria di dispositivi dedicata proprio al prende appunti direttamente in digitale. Dispositivi che si stanno conquistando un pubblico di fedelissimi e sono sempre più popolari.
Il più celebre è sicuramente reMarkable, il blocco appunti lanciato nel 2016 da una startup norvegese. Il modello successivo, reMarkable 2, è sicuramente quello con cui l’azienda ha conquistato il pubblico, soprattutto grazie ad alcune scelte chiave, al di là dell’ottimo feeling “stile carta” del dispositivo quando lo si usa per scrivere o alla (relativa) velocità e fluidità delle operazioni. Quello che rende reMarkable un riferimento è l’approccio minimalista alla scrittura, con una interfaccia agilissima e comandi molto precisi, frutto di un lungo studio su come il dispositivo potesse portare l’atto dello scrivere al centro dell’esperienza d’uso; e in parallelo, c’è stata una grande pazienza e oculatezza da parte della startup, che non ha lanciato altri dispositivi fisici per 4 anni, una rarità nel mondo della tecnologia oggi, preferendo dare spazio allo sviluppo del software e dei servizi, come nel 2021 aveva raccontato a Domus il Chief Design Officer Mats Herding.
Ora il dispositivo si aggiorna o, meglio, torna con un dispositivo “pro”, altra grande tendenza del tech di oggi, per ridefinire cosa ci aspettiamo da un blocco note digitale. Più grande, più luminoso e colorato, lo definisce reMarkable, riassumendone le caratteristiche principali.
E’ più grande infatti lo schermo, ora di 11’8 pollici, ed è stata inserita l’illuminazione, un aspetto tecnicamente difficile da realizzare ma che abbiamo visto su tanti altri device simili lanciati negli ultimi anni da Amazon, Kobo e altri competitor come Huawei. Cambia lo stilo, che diventa veramente “pro”, nel solco tracciato dalla Pencil di Apple. E vengono integrati i colori: attenzione, non come su un schermo di un tablet normale, perché qui la tecnologia è sempre quella eInk; reMarkable ha anche qui preferito una via minimalista, permettendo all’utente un uso razionale dei colori, così da sfruttare al meglio le potenzialità di questa nuova tecnologia che permette di ottimizzare i propri appunti come facciamo (o facevamo) con biro e matite colorate ed evidenziatori, rimanendo nei confini dei suoi ben evidenti limiti. Tra l’altro, le colorazioni erano già da tempo presenti nel software reMarkable, ma ovviamente visibili solo usando le app per smartphone o desktop. Sul reMarkable 2, erano semplicemente sfumature di grigio.
Il prezzo di lancio di reMarkable Paper Pro è 649 euro ed è già disponibile sul sito ufficiale.