Durante l’evento “Sguardi sulla Materia: La Verità del fare tra architettura e arte” organizzato il 27 giugno da Diasen – azienda leader nella produzione di soluzioni innovative basate sulla sostenibilità dei materiali mediterranei e sulle virtù rigenerative del sughero – sono state presentate nuove visioni e innovazioni nel campo dell’arte e dell’architettura, davanti a un pubblico di più di 400 persone riunite nell’Acquario Romano, che ha visto sul palco alcuni fra i più importanti protagonisti della progettazione contemporanea, tra cui Steven Holl, moderati da Walter Mariotti, Direttore Editoriale di Domus, media partner dell’evento, che ha introdotto l’evento affrontando il grande tema del concetto di rigenerazione nella postmodernità.
L’intervento di Diego Mingarelli, Presidente di Diasen, ha evidenziato – riprendendo i tre fondamenti della visione vitruviana, a cui ha aggiunto la sostenibilità – come i materiali, oggi più che mai, debbano esprimere qualcosa in più rispetto all’estetica, non debbano insomma essere considerati come inerti, ma come elementi vivi, con un ruolo attivo e dinamico nell’insieme del progetto.
L'architetto Mino Caggiula, allievo di Steven Holl, ha presentato alcuni suoi progetti sottolineando come chiave fondamentale di ricerca del suo lavoro l’attenzione alle proporzioni, la continua ricerca sui materiali, l’utilizzo di elementi come acqua e luce, così come l’esercizio di mantenere uno stato di coscienza sempre aperto al nuovo, fondamentale per entrare in relazione con un mondo in continua evoluzione, dove l'ibridazione delle varie discipline si integra in una visione olistica.
L’incontro si è poi chiuso con la lecture di Steven Holl, intitolata “Arte drives architecture”: un approfondimento sulla capacità dell’arte di ispirare, orientare e condizionare la produzione architettonica, aprendo nuove prospettive e sfide per il futuro del design e della sostenibilità. Holl si è particolarmente soffermato sul concetto di luce come materiale, elemento che dà vita agli spazi, li modella e li trasforma, creando atmosfere e sensazioni uniche. È infatti attraverso la luce, secondo Holl, che gli edifici respirano e interagiscono con l’ambiente circostante.