Dopo l’ingresso nel mondo degli smartfold nel Xxxlink, Honor rilancia con V2, uno smartphone pieghevole che – spiega il brand – condensa il lavoro di due anni e incorpora più di 200 innovazioni tecnologiche. Il debutto europeo del dispositivo è accompagnato da una edizione limitata firmata Porsche Design, presentata nella Porsche Experience Center di Lipsia: il nome completo è Porsche Design Honor V2 Rsr.
La collaborazione, che proseguirà con un nuovo capitolo che sarà presentato al Mwc 2024, viene descritta come un incontro tra “l’approccio umano centrico di Honor” e “l’estetica purista e funzionale di Porsche Design”, oltre che l’unione tra le “ultime innovazioni” del brand tecnologico e “l’eleganza senza tempo” di quello tedesco. Ci sono tanti rimandi alla lunga storia di car design di Porsche in questa versione del dispositivo, con uno sbilanciamento forte nel recupero della matrice più audace, sportiva e – diciamolo – positivamente aggressiva del marchio. Per esempio la curva del cofano della 911 è stata presa come riferimento per la linea di volo della parte posteriore dello smartphone, ma è tutta la narrazione che circonda la collaborazione a puntare su valori comuni come velocità e potenza. Interessante l’idea di lavorare su una presa migliorata per lo smartphone, così da offrire agli utenti “un’esperienza da auto sportiva nel palmo della mano”.
La colorazione e l’impiego di materiali unici e all’avanguardia sono le altre caratteristiche peculiari del Magic V2 Srs: il colore è unico per questa versione limitata (Porsche Agate Grey), che usa un innovativo scudo antigraffio (NanoCrystal Shiedl), pesa poco più della versione base (234 grammi contro 231) e la eguaglia nello spessore sotto al centimetro (9,9mm). Tra i dettagli tecnici si legge che la resistenza ai graffi è dieci volte superiore mentre il grado di durezza è superiore a 7 nella scala Mohs.
Per il resto, la versione Porsche Design eredita tutte le caratteristiche innovative del Magic V2, tra cui segnaliamo il modulo fotocamera con tre lenti, il sistema di oscuramento che garantisce una visione confortevole anche con uso prolungato, la batteria da 5000mAh e una forte attenzione per l’interfaccia e l’ottimizzazione del software, che erano forse il vero punto debole della versione V1. Del resto, parliamo di un dispositivo con un fattore di forma così estremamente innovativo che stiamo ancora capendo come usare e a cosa esattamente ci serva, al di là dell’entusiasmo per una categoria di device che stanno traghettando lo smartphone nella sua nuova era.