Gran parte del paesaggio contemporaneo, urbano e non, è plasmata dalla mobilità, specificamente la mobilità su ruote, dipendente com’è alcuni elementi fissi: la strada, indubbiamente, ma soprattutto le stazioni di servizio, simboli inamovibili del moderno, dalla cui inamovibilità non si può prescindere, augurandosi di non restare senza benzina prima di raggiungerli.
Ma siamo sicuri si tratti di un paesaggio destinato all’eternità, anche in tempo di transizione alla mobilità elettrica? È una domanda più che mai aperta, che ancora una volta ci siamo posti alla presentazione dell’ultimo progetto di E-gap. L’azienda romana è già attiva nel fornire alternative mobili alla dipendenza da presa elettrica fissa, con servizi di ricarica on demand, effettuata tramite van a emissioni zero o sistemi portatili (trolley) con batterie integrate; recentemente, ha esplorati il salto di scala immettendo sul mercato E-gap Fast, una colonnina per la ricarica ultrafast capace di funzionare off-grid, ossia disconnessa dalla rete elettrica fissa.
Questa stazione di servizio mobile si basa su una batteria da 200 kWh con un sistema di smart charging che le permette di erogare, senza prelevare dalla rete, fino a 230 kW di potenza in picco distribuiti su sette punti di ricarica; il suo funzionamento è studiato per combinare in generale la ricarica fast, con una potenza di ricarica massima di 120kW (distribuibile anche su due veicoli con una potenza di 60kW ciascuno) e la ricarica lenta, fino a 5 colonnine di ricarica da 22 kW. A questo core tecnologico sviluppato da E-GAP Engineering si combinano la sua distribuzione funzionale nello spazio e la sua interfaccia, progettate da Pininfarina: alla celebre firma del design si devono la definizione dell’esperienza utente, con la collocazione di due attacchi di ricarica a cavo lungo con interfaccia luminosa di monitoraggio stato carica, e la trasformazione di due lati della colonnina in schermi LED, per interazione con l’utente e proiezione di video e immagini.
Della possibilità di riscrivere le geografie delle città contemporanee attraverso progetti simili abbiamo parlato con Eugenio de Blasio, fondatore e presidente di E-gap: “È un progetto che va incontro al mondo che cambia, al non dover necessariamente essere in una grande città per avere dei servizi” ci ha detto, facendo l’esempio della fornitura per eventi in area extraurbana, o per centri abitati distanti dalle città. Sul tema, la prospettiva di sviluppare partnership con le amministrazioni cittadine deve sempre attraversare la complessità delle interlocuzioni necessarie, ha aggiunto, tenendo presente che “sia Fast sia Delivery Fast (la consegna via van, NdR) ad esempio possono essere soluzioni per elettrificare il paese nell’ottica degli obiettivi PNRR. I comuni italiani sono 8000, E-gap potrebbe produrre 8000 di questi pezzi in 6 mesi. Abbiamo indubbiamente bisogno di sensibilizzare le autorità, in un mercato dominato dai big player”.