Curata da Rossella Farinotti, la prima edizione di Cremona Contemporanea Art-Week ambisce a riattivare i luoghi dell’antica città attraverso l’arte, con più di 70 opere e la partecipazione di 21 artisti, tra cui Ettore Favini e Francesco Ozzola, Olivier Mosset, che ha illuminato di giallo la chiesa sconsacrata di San Carlo, e Nicole Colombo coi suoi oggetti estetici nel Museo Diocesano.
Ma il pezzo della mostra che attira di più l’attenzione si trova nel Battistero, in cui Maurizio Cattelan ha appeso nel vuoto un coccodrillo, Ego, sollevando subito alcune polemiche. Questo animale ha infatti un forte significato simbolico nell’iconografia cristiana, essendo una figura demoniaca – tranne che per San Pacomio che attraversò il Nilo sul suo dorso – e anche nei bestiari medievali rappresentava la figura dell'ipocrita, dell’avaro e del libertino.
Proprio qui – e dall’approvazione dell’opera da parte di don Gianluca Gaiardi, responsabile dei Beni culturali della Diocesi – si evince la tensione alla redenzione, che si esprime in un movimento ascensionale da una condizione di peccato verso la luce, e quindi una possibile liberazione. Inoltre, l’opera dialoga con un altro famoso coccodrillo del territorio, quello appeso da secoli in Santa Maria delle Grazie, nel vicino mantovano.
Il coccodrillo resterà esposto tutta l’estate, mentre l’Art-Week terminerà il 4 giugno.
Cover image is courtesy of Diocesi di Cremona.