Mettendo a fianco un iPhone 13 e un nuovo iPhone 14 è difficile notare differenze sostanziali nell’estetica dei due smartphone. Si possono distinguere per le opzioni di colore, certo, ma a parte questo dettaglio dall’esterno non c’è modo di notare le funzionalità avanzate introdotte Apple, come l’invio di messaggi di emergenza via satellite, le nuove fotocamere, o il sistema di rilevamento degli incidenti.
Non a caso diverse pubblicazioni di settore, subito dopo la presentazione del dispositivo, si sono affrettate a ribattezzare l’iPhone 14 come “iPhone 13S”. Declassare frettolosamente il più recente smartphone Apple al ruolo di aggiornamento evolutivo rispetto al modello dell'anno precedente, però, sarebbe quantomeno limitante. Non solo perché alcune delle novità introdotte sono innovazioni importanti tout-court, ma anche e soprattutto perché l’iPhone 14 è di fatto uno smartphone completamente diverso rispetto all’iPhone 13, grazie a un’architettura interna dell’hardware interamente riprogettata per renderne più semplice la riparazione.
Durante il keynote del 2022, Apple non ha dato particolare risalto a questa importante novità. Media, recensori e appassionati hanno dovuto attendere il rituale smontaggio del dispositivo ad opera di iFixit per scoprirla.
"Questo è il più sostanziale restyling dell'iPhone dai tempi dell’iPhone X", ha scritto iFixit, azienda che nel settore è nota per la posizioni solitamente assai critiche circa i livelli di riparabilità dei dispositivi Apple. "Per avere un punto di riferimento, Samsung non cambia l'architettura dei suoi telefoni dal 2015. Abbiamo aumentato il punteggio di riparabilità dell’iPhone 14 a 7 su 10. Si tratta del miglior punteggio che abbiamo mai assegnato a un iPhone dai tempi dell'iPhone 7: questo è certamente l'iPhone più riparabile degli ultimi anni".
Ora, a circa quattro mesi dal lancio dell'iPhone 14, Apple ha finalmente iniziato a condividere informazioni ufficiali e dettagliate sulla riprogettazione della struttura interna del dispositivo. "Fino all'iPhone 13 abbiamo utilizzato quello che chiamiamo 'bucket design'. Tutti i componenti internii, incluse le fotocamere posteriori e la scheda logica, sono assemblati dal lato del display. Significa che per qualsivoglia riparazione è necessario rimuovere sempre il display", ci ha spiegato Richard Dinh, Senior Director, iPhone Product design, durante un recente briefing con Domus e altri media internazionali. "Sull'iPhone 14 invece il pannello posteriore è scollato dalla scocca in alluminio. Il dispositivo ora è costruito attorno a un telaio strutturale centrale, un'estrusione di alluminio aeronautico che migliora tanto la riparabilità quanto la dissipazione del calore".
Dal punto di vista del design il nuovo telaio centrale è un passo avanti importantissimo. Come ci ha spiegato Dihn mostrando un iPhone 14 completamente smontato (una novità assoluta per un briefing Apple, dove i dispositivi vengono mostrati rigorosamente intonsi), questo è il primo iPhone che può essere aperto sia dalla parte anteriore che da quella posteriore, rendendo molto più semplice la sostituzione del display o di componenti chiave. "Il modulo True Depth, il microfono posteriore e molte altre parti sono ora accessibili direttamente, riducendo al minimo il rischio di caduta dei componenti durante la riparazione o di danni accidentali", ha spiegato il dirigente Apple. "Questo si traduce in una maggiore facilità di riparazione e in un notevole risparmio per i nostri utenti".
Per quantificare il "minor costo", ecco un esempio: sostituire il pannello di vetro posteriore di un iPhone 13 costa 400€. La stessa riparazione su un iPhone 14, se effettuata da Apple, costa invece 199€. La facilità di riparazione, insieme alla maggiore disponibilità di parti ufficiali direttamente da Apple, rende inoltre più semplici le riparazioni anche per i rivenditori autorizzati e i negozi di elettronica abbassando così i prezzi dell’assistenza di terze parti.
Riprogettare l'iPhone 14 attorno al nuovo telaio centrale non è stata un'impresa facile. I progettisti e gli ingegneri di Apple hanno dovuto ripensare completamente la struttura del telefono, affrontando in modo del tutto nuovo problemi già risolti come l'impermeabilità o l'integrità torsionale durante le cadute e gli urti. Il risultato parla chiaro: l'iPhone 14 è la prova che uno smartphone di fascia alta oggi può essere sottile, leggero e compatto ma allo stesso tempo facile da smontare e riparare.
"In Apple non abbiamo una ricetta da seguire ogni volta che realizziamo un nuovo prodotto. Ma soprattutto non pensiamo sia necessario cambiare l'aspetto di un prodotto solo perché è possibile farlo", dice Francesca Sweet, Direttore Marketing Prodotti iPhone. "L'esperienza è la cosa più importante. Con l'iPhone 14 abbiamo mantenuto un design amato dal pubblico, introdotto nuove funzionalità e implementato un’architettura completamente nuova: è un processo che richiede una profonda collaborazione all’interno dell’azienda”.
I componenti interni e la loro disposizione sotto la scocca dell’iPhone 14 appaiono strutturati, organizzati ed esteticamente impeccabili. È chiaro che Apple il design interno del dispositivo risponde alle stesse regole progettuali dell’esterno. Il telaio strutturale centrale è accuratamente lucidato e mantiene la stessa finitura cromatica del telaio esterno e del pannello posteriore. Dinh chiarisce che non si tratta di una decisione puramente estetica. La lucidatura dell'alluminio di grado aerospaziale serie 7000 del telaio attraverso un processo di sabbiatura consente di assottigliarlo il più possibile. Così, grazie alla nuova architettura e alla presenza del frame, l'iPhone 14 pesa meno dell'iPhone 13, nonostante l'implementazione di nuovi componenti e antenne per abilitare le funzioni di comunicazione più avanzate.
La strada verso una linea di iPhone completamente riparabili è ancora lunga. L'iPhone 14 però è un primo passo nella giusta direzione, che vorremmo Apple estendesse presto a tutti gli altri modelli, compreso l'iPhone Pro, magari a partire dalla serie iPhone 15 già nel corso di quest'anno. "Con l'iPhone 14 ci siamo posti l'obiettivo di realizzare un design che prolungasse il più possibile la durata del dispositivo", conclude Francesca Sweet. "Il nostro obiettivo principale è quello di realizzare prodotti che durino il più a lungo possibile e di offrire ai nostri clienti il massimo valore possibile. Infine quando si conclude il ciclo di vita del prodotto, dopo che è stato amato da più proprietari possibile per molto tempo, ci assicuriamo anche di riciclarlo in modo responsabile".