Pier Paolo Pasolini, attraverso le sue opere e il suo percorso ibrido – tra poesia, prosa, analisi socio-culturale, filosofia, arti visive e cinema – ha lasciato un segno indelebile nella storia, non solo italiana, ma internazionale. Così, oggi che avrebbe compiuto cento anni, se non fosse stata posta una fine tragica e violenta alla sua esistenza nel 1975, Pasolini viene celebrato in tutta la Penisola, in particolare in quei luoghi che lo hanno formato e ispirato e a cui la sua storia si è intrecciata.
Bologna – Pasolini 100
La Cineteca di Bologna, uno dei centri fondamentali nel mondo in cui si studia da decenni l’opera dio Pasolini, dedica a PPP una mostra (Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative, aperta fino a 16 ottobre 2022, nei nuovi spazi espositivi del Sottopasso di Piazza Re Enzo), due pubblicazioni (Pasolini e Bologna e Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative – quest’ultimo a corredo della mostra) e una retrospettiva integrale al Cinema Lumière e la distribuzione in tutta Italia di una selezione dei suoi film, per seguire la traccia che la città ha lasciato nella sua formazione. Dalla nascita, in via Borgonuovo, il 5 marzo del 1922, passando per gli anni del liceo e dell’università, segnati da un maestro come lo storico e critico dell’arte Roberto Longhi, che nutrì la sua passione per l’arte figurativa, che caratterizzerà il suo intero percorso creativo.
PPP100 – Roma racconta Pasolini
Impossibile slegare il nome di Pasolini da quello di Roma: la Capitale insegnò a PPP “ciò che allegri e feroci gli uomini imparano bambini” e oggi lo celebra con molti eventi, diffusi tra grandi istituzioni e associazioni culturali, con un programma lungo un anno e ricco di proiezioni, incontri, mostre e spettacoli.
Il contributo della Casa del Cinema parte il 9 marzo con Pasolini Extra, una rassegna realizzata in collaborazione con la Cineteca Nazionale che per cinque giorni porterà sullo schermo omaggi dedicati a PPP introdotti da personalità del mondo del cinema – come David Grieco, Abel Ferrara e Aurelio Grimaldi. Prosegue poi al Nuovo Sacher la rassegna dei film che si chiuderà il 27 marzo con la triplice proiezione di Salò o le 120 giornate di Sodoma. Ancora alla Casa del Cinema aprirà il 15 marzo la mostra fotografica Gli Orienti di Pier Paolo Pasolini. Il fiore delle Mille e una notte.
I musei della città, nel corso dell’anno ospiteranno varie mostre, come Pasolini Pittore dal 14 ottobre alla Galleria d’Arte Moderna, e il progetto espositivo che indaga il rapporto con la sacralità di Pasolini, tante volte denunciato per blasfemia e vilipendio della religione, Pier Paolo Pasolini. Tutto è santo, articolato tra Palazzo Barberini (dal 28/10), Palaexpo (dal 17/10) e Maxxi (dal 17/11), che già sabato 5 marzo ospita il primo dei tre incontri a cura di Walter Siti, Pasolini: il lungo addio con lo stesso Siti e Andrea Cortellessa.
Molti sono poi gli spettacoli. Sabato in via dell’Idroscalo si terrà Who is me?, estratto site specific dello spettacolo con la regia di Alessandro Guerra, poi ci sono i progetti programmati nel corso dell’anno come Maria Callas e Pier Paolo Pasolini in autunno al Teatro dell’Opera, i quattro giorni di Omaggio a Pasolini di Giorgio Barberio Corsetti al Teatro India a inizio estate, ma anche L’ala destra del Dio di cuoio. Omaggio a Pasolini a maggio, con regia di Luciano Melchionna al Teatro Biblioteca Quarticciolo.
Foto in gran parte inedite sono quelle in mostra (dal 5 marzo) nel Museo dell’Arte Classica de La Sapienza con Sul set di Medea che raccoglie alcuni scatti di Mimmo Cattarinich provenienti della collezione privata di Stefano Di Tommaso, mentre fino al 27 marzo sarà aperta Silentium: oltre Il Vangelo Secondo Matteo alla Chiesa Sant’Andrea al Celio, l’omaggio del fotografo Danilo Mauro Malatesta a Pasolini e alla sua spiritualità.
Friuli-Venezia Giulia
Durante la seconda guerra mondiale, la famiglia di Pasolini andò a vivere a Casarsa della Delizia, a pochi chilometri dal fiume Tagliamento. Queste terre rimasero sempre care al poeta, che infatti scrisse molte composizioni in dialetto friulano. Casa Colussi, l’abitazione materna e sede del Centro Studi Pier Paolo Pasolini (che raccoglie una ricca collezione di manoscritti, fotografie, documentari filmati), fino al 3 aprile ospiterà la rassegna I disegni della laguna di Grado, relativi al film Medea con Maria Callas, girato nella laguna, sull’isolotto di Mota Safon.
Dal 27 maggio, invece, Villa Manin di Passariano di Codroipo (in provincia di Udine), Cinemazero e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia presentano la mostra Pier Paolo Pasolini. Sotto gli occhi del mondo, a cura di Silvia Martín Gutiérrez, promossa da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia. Pier Paolo Pasolini è stato infatti uno degli artisti più fotografati del Novecento.
Ogni servizio fotografico dedicatogli costituisce un vero e proprio mondo. Con oltre 170 ritratti inediti di Pier Paolo Pasolini, l’esposizione riporta alla luce interi servizi fotografici fino ad oggi misconosciuti, alcuni dei quali realizzati da fotografi di fama internazionale, come Richard Avedon, Herbert List, Henri Cartier-Bresson e tanti altri. Il pubblico potrà vedere per la prima volta l’incontro di Pasolini con Man Ray, per proporgli di disegnare il manifesto di Salò; Pasolini a Stoccolma pochi giorni prima di essere ucciso, per farsi conoscere nell’ambiente del Premio Nobel; Pasolini in giro per il mondo in cerca dell’alterità, l’anomalia che poi ricostruisce sui set dei suoi film. O ancora nei Festival cinematografici dove incontra e si confronta con intellettuali e cineasti come Orson Welles, Agnès Varda, Jonas Mekas e Jean-Luc Godard.