Il progetto per la nuova sede del Rettorato dell’Università degli studi Roma Tre – proposto da MC A, vincitore di gara per project financing – è caratterizzato dall’attenzione alle tematiche energetiche e ambientali, puntando a ridurre al minimo la domanda di energia necessaria al proprio funzionamento.
Mario Cucinella firma la nuova sede del Rettorato dell’Università Roma Tre
Il progetto firmato da Mario Cucinella Architects (MCA) si colloca all’interno del più ampio programma di riqualificazione urbana dell’area “Ostiense-Marconi-Garbatella” e si è posto come obiettivo la realizzazione e l’adeguamento di spazi per l’insediamento dell’Università.
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- Lucia Brandoli
- 22 novembre 2021
A partire dall’analisi delle caratteristiche del sito – a livello di temperature, irraggiamento, esposizione ai venti e precipitazioni – sono stati concepiti e orientati i tre corpi di fabbrica. La loro forma ellittica – che ricorda la cugina milanese firmata SANAA, ossia la nuova sede dell'Università Bocconi – permette infatti un assottigliamento dei volumi sui fronti Est e Ovest, riducendo i fenomeni di abbagliamento e surriscaldamento estivo. Per lo stesso motivo, poi, sono state previste terrazze e aggetti sul fronte Sud. Allo studio del verde è stata data estrema cura, in quanto elemento di benessere e miglioramento del microclima.
Il progetto ospita le funzioni universitarie dell’Istituto CLA, gli uffici di segreteria dell’ateneo, gli spazi dedicati al rettorato e un grande auditorium, che grazie alle sue vetrate accentua il dialogo tra università e città, mostrando su via Ostiense le attività che si svolgeranno al suo interno, come conferenze, mostre ed eventi.
Il fondatore dello studio, Mario Cucinella, ha dichiarato: “Non sono sicuramente stati anni facili, però ci hanno dato segnali molto forti e chiari che sono venuti direttamente dai giovani. La loro capacità di cambiare, capire e di reinventarsi difronte alle sfide che la storia ci sta mettendo di fronte è stata ammirevole. Nel Piccolo Principe c’è una frase molto bella: ‘Tutti gli adulti sono stati bambini, ma solo alcuni se ne ricordano’. La competenza migliore che si possa insegnare ai giovani è l’apertura mentale, la voglia di scoprire, la curiosità verso il nuovo, il senso della sfida continua”.