In questi giorni, a Parigi, stanno avendo luogo i lavori di impacchettamento dell’Arco di Trionfo. Un’operazione che interseca arte e ingegneria su grande scala dando vita al sogno che famosa coppia di artisti Christo e Jeanne-Claude nutriva dal 1961 e che purtroppo non potrà vedere realizzato.
L’arco napoleonico verrà avvolto da una squadra di 95 tecnici su fune in 25mila metri quadrati di tessuto riciclabile in polipropilene azzurro-argento e 3mila metri di corde rosse, anch’esse riciclabili. Come aveva spiegato lo stesso Christo presentando il progetto, nel 2018, l’Arco, così impacchettato, sarà “come un oggetto vivente che si animerà nel vento riflettendo la luce. Le pieghe si muoveranno, la superficie del monumento diventerà sensuale”.
L'Arc de Triomphe empaquete (Projet pour Paris, Place de l'Etoile-Charles de Gaulle) sarà visibile dal 18 settembre fino al 3 di ottobre, dopo essere stato posticipato di un anno a causa della pandemia. È difficile immaginare qualcosa di più toccante per ricordare la grande coppia di visionari.