“Il suono della strada / che fa muovere i tuoi passi verso di me / il suono della strada è / quello che so” cantava Sandro Orrù, meglio conosciuto come Dj Gruff, nel 1998. Dagli anni Novanta, la cosiddetta golden age del Rap in Italia, a oggi, epoca in cui il genere Trap ha raggiunto una estrema diffusione e successo (anche commerciale), sembrano passate ere geologiche. Indipendentemente dall’evoluzione dei generi o degli stili, troviamo oggi come allora la stessa voglia di raccontare una condizione di emarginazione sociale, che è profondamente connessa a una marginalità urbana. Triennale Milano presenta il digital talk (T)rap&Architecture, a cura di Bianca Felicori, contributor di Domus, e promosso da Adidas Originals, con l'intenzione di esplorare l’interessante connessione tra musica e architettura, cioè il “suono della strada”.
La trap italiana incontra l'architettura
I musicisti Frah Quintale, Rkomi e The Night Skinny in dialogo con Stefano Boeri e Lorenza Baroncelli all'interno di un progetto nato per mettere in relazione trap, architettura e urbanistica.
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- Salvatore Peluso
- 13 aprile 2021
- Milano
Marciapiedi, muri grezzi (e poi dipinti), cavalcavia, palazzoni, piazzette e panchine sono al centro della narrazione della musica trap, che è capace di raccontare la città – e in particolar modo le periferie – con uno sguardo inedito e coinvolgente. Allo stesso modo, la condizione sociale dei trapper viene raccontata attraverso determinate architetture nei video musicali. Edifici più o meno noti sono usate come scenografia delle loro performance, e diventano uno strumento di rappresentazione e di riconoscimento. Il progetto (T)rap&Architecture è parte del programma di Triennale Milano, che negli ultimi anni si è dimostrata essere una istituzione ricettiva e curiosa rispetto alle sottoculture urbane, e interessata a capire come forme marginali di conoscenza possono influenzare il dibattito disciplinare in ambito di architettura e urbanistica.
Il 16 aprile 2021 (alle ore 18.30), sul sito e sul canale YouTube di Triennale Milano, tre protagonisti del panorama musicale contemporaneo – Frah Quintale, Rkomi e The Night Skinny – dialogheranno con la curatrice Bianca Felicori sui temi più urgenti e attuali della città di Milano: dalle criticità delle periferie ancora irrisolte ai cambiamenti di status avvenuti con il successo, dal legame con i quartieri di nascita all’architettura come background dei video musicali. Interverranno all’evento anche Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, e Lorenza Baroncelli, Direttore artistico di Triennale Milano.
Il rapper Frah Quintale ritratto all'interno dell'edificio per abitazioni in Piazza Leonardo Da Vinci 3, Milano, 1969. Progetto di Giovanni Mistretta
Il produttore The Night Skinny ritratto fuori dalla Chiesa San Giovanni in Bono, Milano, 1968. Progetto di Arrigo Arrighetti
Il produttore The Night Skinny ritratto fuori dalla Chiesa San Giovanni in Bono, Milano, 1968. Progetto di Arrigo Arrighetti
Il rapper Frah Quintale ritratto di fronte all'edificio per abitazioni in Piazza Leonardo Da Vinci 3, Milano, 1969. Progetto di Giovanni Mistretta
Il trapper Rkomi ritratto di fronte all’Edificio per abitazioni in via Quadronno 24, Milano, 1956-1962. Progetto Bruno Morassutti e Angelo Mangiarotti
Il produttore The Night Skinny ritratto fuori dalla Chiesa San Giovanni in Bono, Milano, 1968. Progetto di Arrigo Arrighetti
Il rapper Frah Quintale ritratto all'interno dell'edificio per abitazioni in Piazza Leonardo Da Vinci 3, Milano, 1969. Progetto di Giovanni Mistretta
Il trapper Rkomi ritratto di fronte all’Edificio per abitazioni in via Crivelli 15/1, Milano, 1968/69
Il produttore The Night Skinny ritratto fuori dal Collegio di Milano, Milano, 1971-74. Progetto di Marco Zanuso