Nonostante una petizione e progetti alternativi presentati nel corso degli ultimi mesi, dieci vecchie cisterne industriali di petrolio situate su una lingua costiera a Williamsburg, Brooklyn, saranno demoliti e sostituiti da un parco pubblico (l’ampliamento del Bushwick Inlet Park). Anche se non suona così oltraggioso, considerando la tradizione newyorkese di sostituire il patrimonio architettonico con grattacieli e non parchi, sono emerse domande sui possibili approcci alternativi, più vicini al metodo High Line – finora il progetto di riuso meglio riuscito di un’archeologia industriale nella Grande Mela. “La demolizione delle cisterne è stimata in 22,1 milioni di dollari e rischia di rilasciare fumi tossici nell’aria” hanno dichiarato le due principali attiviste per la conservazione delle cisterne, Karen Zabarsky e Stacey Anderson. “Il riutilizzo adattativo sarebbe stato sicuro, sostenibile e, conservando un po’ dlla storia civica di New York, avrebbe garantito alle generazioni future un luogo in cui imparare e scoprire il loro passato comune”. La proposta alternativa – semplice e lineare – era di riutilizzare le strutture come spazi pubblici per la comunità creativa locale, con giardini verticali, teatri, anfiteatri per spettacoli e così via.
Le proteste per la demolizione di 10 silos industriali a Brooklyn
Una petizione per salvare 10 cisterne industriali in disuso ha perso a favore di un parco pubblico sul lungomare di Brooklyn. Quale sarebbe stata l’opzione migliore?
View Article details
- Marianna Guernieri
- 05 agosto 2019
- New York
The Tanks, video di PLANE–SITE
La principale critica mossa dagli attivisti è stata quella di non aver lasciato spazio per un vero dibattito sul futuro dei Tanks: dalla petizione su change.org è emerso che oltre mille persone hanno firmato a favore dello scenario del riuso. “Il team di Tanks ha stabilito che la conservazione delle strutture non solo avrebbe dato la possibilità di creare uno spazio pubblico dinamico, interattivo ed educativo, ma sarebbe stata l’opzione più accessibile, sicura, pratica e sostenibile”, continuano Zabarsky e Anderson in un’e-mail inviata a riviste di architettura di tutto il mondo. Non è la prima volta che uno skyline industriale viene abbattuto a Brooklyn: anche i Maspeth Holders hanno subito la stessa sorte nel 2001, lasciando un senso di nostalgia a molti abitanti della zona. Se la lotta per la conservazione dei Tanks è andata perduta, c’è da dire che il Bushwick Inlet Park è il risultato di un’altra più grande battaglia – vinta con successo – per preservare il lungomare dalla costruzione intensiva di grattacieli e dalla gentrificazione di massa.
Disegni di STUDIO V Architecture e Ken Smith Workshop
Disegni di STUDIO V Architecture e Ken Smith Workshop
Disegni di STUDIO V Architecture e Ken Smith Workshop
Disegni di STUDIO V Architecture e Ken Smith Workshop
Disegni di STUDIO V Architecture e Ken Smith Workshop
Disegni di STUDIO V Architecture e Ken Smith Workshop
Disegni di STUDIO V Architecture e Ken Smith Workshop
Disegni di STUDIO V Architecture e Ken Smith Workshop
Disegni di STUDIO V Architecture e Ken Smith Workshop
Disegni di STUDIO V Architecture e Ken Smith Workshop