“Lacittàintorno” è il programma di rigenerazione urbana promosso da Fondazione Cariplo nelle periferie milanesi di Corvetto-Chiaravalle, quartiere Adriano e via Padova. Sostenuto dal Comune e in collaborazione con il dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, il progetto fa leva sulle comunità locali con attività di sviluppo sociale ed economico.
L’obiettivo è rendere migliore l’abitare e promuovere l’attrattività dei territori non centrali nei confronti del resto della città. In queste pagine esaminiamo l’intervento di Corvetto-Chiaravalle, mentre sui numeri di novembre e dicembre ci occuperemo di quanto avviene nel quartiere Adriano e nella zona di via Padova. Dall’esperienza de “Lacittàintorno” vedranno la luce tre Quaderni (il Quaderno Corvetto verrà presentato il 15 novembre in occasione dell’inaugurazione del Punto di comunità in piazzale Ferrara, Milano) destinati a essere un’importante testimonianza del lavoro svolto.
La situazione: un mosaico di problemi e potenzialità
La zona di Corvetto-Chiaravalle rappresenta una periferia sui generis per Milano: un territorio molto vasto, non distante dal centro cui è ben collegato, e incastonato tra città e campagna. Un mosaico nel quale convivono tante anime.
Da piazzale Ferrara, sull’asse di via Mincio e via Oglio, si sviluppa una parte di città compatta con alloggi di buona qualità e buoni servizi commerciali e sociali. Una nuova vitalità è stata portata in anni recenti da attività legate alla cultura e all’innovazione sociale: su tutte, l’apertura nel 2018 della sede di Fondazione Prada, disegnata da OMA/Rem Koolhaas in largo Isarco.
Verso sud, invece, s’incontra una situazione molto differente, legata a un brano di verde agricolo che si’incunea dentro la città. Qui, l’ingresso del Parco della Vettabbia e le cascine Nosedo e Corte San Giacomo costituiscono i perni di un ampio sistema produttivo legato all’agricoltura. Altro nucleo fondamentale è il borgo di Chiaravalle, avamposto del vivere urbano all’interno di un contesto rurale. Ci sono, infine, le tessere critiche del mosaico: luoghi periferici geograficamente, ma anche simbolicamente.
Da una parte, il quartiere popolare Corvetto intorno ai piazzali Gabrio Rosa e Ferrara e allo storico quartiere ERP Mazzini: basso livello d’istruzione, famiglie numerose e spesso povere, degrado abitativo e assenza di servizi. Dall’altra parte, la cerniera tra area urbana e territorio agricolo: la zona di Porto di Mare, che si attesta su via Fabio Massimo, caratterizzata oggi da una forte commistione funzionale tipica delle frange urbane, risultato di processi insediativi frammentati.
L’intervento: libri, biciclette e bambini, così rinasce il quartiere
La prima riflessione ha riguardato il sito in cui posizionare il Punto di comunità, il fulcro dell’intervento: un luogo di partecipazione e formazione a servizio del quartiere. La scelta è caduta, anche per la sua posizione nevralgica, sul mercato comunale coperto di piazzale Ferrara.
Oltre a essere un hub di servizi, il Punto di comunità Madeincorvetto proporrà anche una cucina collaborativa e uno spazio di socialità centrato sul tema della bicicletta. Un’attenzione speciale è poi rivolta ai bambini che, attraverso le attività promosse da Ideebambine, contribuiscono a plasmare la nuova identità del quartiere.
Il processo di rielaborazione dell’identità di quartiere verrà sostenuto anche dal Portale dei Saperi, una piattaforma digitale promossa da Rete Italiana di Cultura Popolare in grado di raccogliere le storie della comunità locale e dare vita a nuovi legami sociali. Bicycle Coalition intende poi promuovere la circle line Abbracciami (circa 70 km) per fare del Corvetto un vero e proprio distretto ciclistico.
Per azionare la leva culturale, “Lacittàintorno” collabora, tramite l’iniziativa Sottocasa, con Milano BookCity, PianoCity, JazzMi, PrimaDiffusa, FoodCity, GreenCity, BikeCity, ArchWeek e, ultimamente, CalcioCity. Infine, qualche parola su Chiaravalle. Dopo le diverse iniziative culturali nell’ambito di Sottocasa, è nata l’idea di promuovere, all’interno di Luoghicomuni, un patto- cornice che prevede la stipula di accordi specifici per un ampio spettro di iniziative: da gesti semplici, come la creazione di bacheche di comunità, alla cura di un grande bene comune come il Parco della Vettabbia.
Immagine di apertura: veduta dell’area Corvetto-Chiaravalle. Foto Pulici Dedè