In occasione della XXV edizione del Compasso d’Oro ADI – il premio più autorevole della scena italiana del design – è stato consegnato il prestigioso Premio alla Carriera a Giovanna Mazzocchi, presidente di Editoriale Domus. I Compassi d’Oro alla carriera – undici in tutto – vengono assegnati dall’ADI a personaggi e aziende di primissimo piano nel panorama contemporaneo del design italiano e internazionale.
Giovanna Mazzocchi vince il Compasso d’Oro alla carriera
La presidente di Editoriale Domus è stata insignita del Compasso d’Oro alla Carriera, il prestigioso premio promosso da ADI dal 1954.
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- 20 giugno 2018
- Milano
“Interprete coerente della tradizione editoriale di famiglia”, si spiega nella motivazione della giuria, “ha saputo progettare e rilanciarne l’identità culturale a livello internazionale. Un’identità che ne premia i contenuti profondi con il successo editoriale. Con la sua azione costante ha contribuito in maniera fondamentale alla divulgazione dei principi del saper fare italiano nel mondo”. Maria Giovanna Mazzocchi è dal 1986 presidente di Editoriale Domus di cui fanno parte, tra le altre, le testate Domus, Quattroruote, Dueruote, Cucchiaio d’argento, Meridiani.
Davide Rapp, Domus Covers
I premi sono stati consegnati a imprenditori, professori e professionisti di punta del panorama italiano e internazionale; tra questi il designer e illustratore statunitense Milton Glaser, il fondatore di Artemide Ernesto Gismondi, la fashion designer Nanni Strada, il designer Angelo Cortesi, il designer di automobili Chris Bangle, l’interior designer Zeev Aram, il promotore del design Giuliano Molineri, l’imprenditore Adolfo Guzzini, i designer Donato D’Urbino e Paolo Lomazzi e gli imprenditori di Poliform Giovanni Anzani, Alberto Spinelli, Aldo Spinelli.
- Compasso d’Oro alla Carriera 2018
- XXV Compasso d’Oro ADI
- Giovanna Mazzocchi, Giovanni Anzani, Alberto Spinelli, Aldo Spinelli, Milton Glaser, Ernesto Gismondi, Nanni Strada, Angelo Cortesi, Chris Bangle, Zeev Aram, Giuliano Molineri, Adolfo Guzzini, Donato D’Urbino, Paolo Lomazzi