La mostra “Natural Histories. Traces of the Political” al MUMOK di Vienna esplora le rappresentazioni della natura in riferimento a processi sociali ed eventi storici. Le opere esposte mettono in discussione entrambe le idee di una natura come regno scollegato dalla storia e la finzione di un concetto “naturale” di storia come immutabile. Guardando alle varie tematiche, i lavori illustrano le interrelazioni reciproche tra natura e storia oltre l’idealizzazione romantica di entrambe.
Natural Histories
Attraverso quattro sezioni tematiche e installazioni site-specific, il MUMOK di Vienna presenta una grande mostra sulla Natura, legata ai processi politici e sociali.
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- 18 settembre 2017
- Vienna
Distribuita su tre piani espositivi, la mostra si estende per un periodo che va dagli anni Sessanta a oggi, e mostra come sia di enorme importanza oggi la visione critica assunta dal mondo dell’arte circa i sistemi e le tematiche contemporanee riferite al colonialismo e alle sue conseguenze, alle ideologie totalitarie e ai conflitti militari, nonché alla trasformazione sociale causata dai cambiamenti dei sistemi politici. “La natura come campo di opposizione nella neo-avanguardia” è la prima sezione della mostra e caratterizza opere che includono una critica della storia e della società e il loro condizionamento della produzione e della percezione artistica. Tra gli esempi figurano opere di Marcel Broodthaers, Joseph Beuys, Hans Haacke, Mario Merz, di Hélio Oiticica e dei gruppi di artisti Sigma dalla Romania e il gruppo sloveno OHO.
“La natura nei contesti coloniali e postcoloniali” è una sezione in cui i rappresentanti della nuova generazione di artisti usano le tradizioni per una critica del colonialismo e una critica neo-avanguardista della società e della storia, con un aggiornamento per i loro contesti contemporanei. Una visione critica e analitica della storia coloniale e postcoloniale può essere vista nei lavori di Jonathas de Andrade, Matthew Buckingham, Andrea Geyer, Stan Douglas, Candida Höfer, Christian Philipp Müller, Isa Melsheimer e Margherita Spiluttini. “Processi naturali e dinamiche nella storia” presenta opere di Anri Sala, Ingeborg Strobl, Lois Weinberger, Anca Benera e Arnold Estefan, che affrontano tutti i cambiamenti o trasformazioni di luoghi pubblici e storici da parte di processi naturali. La natura ricresce su tutto – ed è quindi un indicatore delle dinamiche storiche.
In “Genocidio, Persecuzione, Volo e Resistenza” le rappresentazioni della natura sono i soggetti di opere che affrontano il genocidio nei sistemi totalitari e nei conflitti militari. La storia del terrore nazista e dell’Olocausto è presa in esame nelle opere di Heimrad Bäcker, Mirosław Bałka, Tatiana Lecomte, Ion Grigorescu e Christian Kosmas Mayer. La sezione presenta ancora opere di Christopher Williams, Sandra Vitaljic, Sanja Iveković, Sven Johne, Alfredo Jaar e Nikita Kadan. La mostra è completata da due progetti esterni di Christian Philipp Müller e Mark Dion Associated. L’opera Three Sisters Corridor di Müller esplora l’importazione di piante come aspetto di appropriazione della cultura e della natura straniere.
La sua installazione di piante ornamentali e alberi da frutto di origine americana è stata creata per la prima volta nel 2006 per il giardino dei monasteri di Melk, dove è rimasta ed è stata coltivata. Per questa mostra, verrà esibita nel Qquartiere dei musei di Vienna. Mark Dion presenta The Tar Museum nel Museo di Storia Naturale di Vienna, vicino a MUMOK. Questo lavoro mostra animali impagliati e imbalsameti su scatole da imballaggio, offrendo un’immagine della natura distrutta che evidenzia anche un fenomeno specifico di percezione e repressione.
23 settembre 2017 – 14 gennaio 2018
Natural Histories. Traces of the Political
MUMOK
Museumsplatz 1, Vienna