Contro il patriarcato

La Gas gallery, uno spazio mobile e sperimentale di Los Angeles, ha presentato una mostra che affronta lo scoramento dato dal clima politico contemporaneo.

In mostra in una galleria mobile, autonoma e sperimentale di Los Angeles “Fuck the Patriarchy” esplora le possibilità del rifiuto per immaginare e dare speranza e ottimismo per un mondo migliore e un futuro femminista. La mostra si chiede: che aspetto ha il rifiuto? Come alimenta la nostra capacità di immaginare la speranza? La mostra, che si ispira in parte agli scritti di Theodor Adorno, critica le tendenze fasciste nella democrazia americana – specialmente negli ultimi anni, con la presidenza di Donald Trump.

“Fuck the Patriarchy”, veduta della mostra, Gas gallery, Los Angeles, 2017
Yerbamala Collective, <i>Burn it all down: an antifascist spellbook</i>, 2017
Yerbamala Collective, <i>Burn it all down: an antifascist spellbook</i>, 2017
Ana Roldán, <i>Negative Bodies 1 – 6</i>, 2016. Courtesy l'artista e Instituto de Vision
Angélica Maria Millán Lozano, <i>Espinas I – V</i>, 2017
Lauren Satlowski, <i>For Protection</i>, 2015-2016
Paul Chan and Badlands Unlimited, <i>New Proverbs</i>, 2017

  Alcune interpretazioni di Adorno trovano una speranza irrisolta che oscilla tra possibilità e impossibilità, aprendo spazi a esperienze non identiche (cioè incoerenti, difficili) di disagio. In questa prospettiva la speranza è un sentimento profondo e radicalmente impegnato, in un presente incerto e dissonante. “Fuck the Patriarchy” è un rifiuto, una sfida e l’accettazione dell’inconoscibile. Le opere in mostra celebrano atti di resistenza e si misurano con la disperazione prodotta dal clima politico contemporaneo.

“Fuck the Patriarchy”, veduta della mostra, Gas gallery, Los Angeles, 2017


fino al 18 novembre 2017
Fuck the Patriarchy
Gas gallery
Los Angeles