Mentre le forme assorbono e rispondono alla forza esterna senza deformazione parziale, si crea un movimento leggero di rimbalzo, soprannominato appunto “boing boing”. Ogni struttura presenta volutamente densità differenti dovute a esigenze strutturali che danno origine a diversi tipi di movimento. Inoltre, l’installazione crea strati visivi multipli, enfatizzando la qualità traslucida del tessuto.
“Desidero mantenere la bellezza dei tessuti il più intatta possibile. Come architetti, io e la mia squadra abbiamo a che fare raramente con materiali ‘morbidi’ nel nostro lavoro quotidiano”, spiega Jo Nagasaka – fondatore di Schemata Architects. “Dopo un’intensa fase di sperimentazione per creare le forme autoportanti e il movimento di rimbalzo ottimali, siamo soddisfatti del risultato finale.”
12–17 aprile 2016
Boingboing by Jo Nagasaka
Kinnasand
corso Monforte 15, Milano