Colours of Mexico è una piccola collezione di tessuti disegnati da Sara Ferrari durante un workshop nel Chiapas, in collaborazione con gli artigiani locali.
Colours of Mexico
La collezione di tessuti disegnati da Sara Ferrari durante un workshop nel Chiapas con gli artigiani locali, è composta da 3 tessuti pensati come strumento per raccontare una storia.
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- 21 dicembre 2015
- Chiapas
Il risultato è il design di tre tessuti pensati come strumento per raccontare una storia, quella del processo nascosto dietro all’artigianato del posto e ai meravigliosi colori del Messico. Lo scorso agosto, il team della Design Week Mexico ha invitato un gruppo di designer, 9 messicani e 6 italiani, a spendere una settimana nel Chiapas lavorando a stretto contatto con gli artigiani del posto.
Le idee sono state raccolte e raccontate nel progetto “Vision and Tradition”, mostra itinerante che ha inaugurato la sua prima edizione proprio durante la design week messicana, nella capitale dello stato sudamericano. Prossimo appuntamento? A gennaio 2016 presso il Municipal Palace Museum di San Cristobal de las Casas, nel Chiapas, proprio dove i pezzi hanno preso forma.
Durante la settimana in Messico, Sara ha collaborato con Francisca Pérez Gómez, artigiana specializzata nella produzione di tessuti e residente nella cittadina di San Andrés Larrainzar. La collezione di tessuti è stata pensata come uno strumento per raccontare parte del processo nascosto dietro ai capolavori realizzati ogni giorno da questi artigiani, specificatamente un racconto legato al colore e allo stretto rapporto che i filati hanno con la natura circostante. I diversi motivi riprendono, in modo stilizzato, la forma dei fiori o delle foglie da cui i colori vengono ricavati e con cui poi, i filati, vengono tinti. La base è in cotone grezzo, e i vari pattern sono in lana, monocromatici, del colore, appunto, che si estrae dalla pianta rappresentata nel disegno.
Sui tessuti sono riportati, inoltre, i nomi delle piante da cui i colori vengono estratti, in tre lingue diverse: il nome scientifico, il nome comune della pianta in spagnolo e il nome in tzotzil, la lingua parlata dai Maya del Chiapas (detti anche Maya Tzotzil), come Francisca, l’artigiana che ha collaborato con Sara al progetto. Le piante da cui sono state estratte le tre varianti di colore sono: tagetes lucida, justicia spicigera and cuscuta tinctoria, pinate tipiche del Messico e del centro America e presenti durante il periodo in cui la designer si trovava in Messico per il workshop. La parte poetica del progetto, infatti, è il fatto che sia stata proprio la natura, a scegliere in colori, che variano a seconda della stagione. Dalla Justicia Spicigera, conosciuta come Sakatinta, il colore estratto è un azzurro carta da zucchero, mentre dalla Tagetes Lucida e dalla Cuscuta Tentoria, conosciute come Pericon e Barba de Leon, i colori variano fra il giallo e l’arancio e la loro intensità varia da pianta a pianta.
I tessuti possono essere prodotti in diverse dimensioni e trasformarsi in diverse tipologie di accessori, come tovagliette o runners per esempio, a seconda di quanto deciderà l’artigiano. Il progetto Vision and Tradition prevedeva inoltre che per ogni designer, ai pezzi realizzati in Messico venisse affiancato anche un pezzo disegnato precedentemente, rappresentativo del modo di lavorare del designer. Nel caso di Sara il curatore della mostra ha selezionato il tessuto Tratto, disegnato lo scorso anno per Molteni e Rubelli, in occasione della mostra “A new italian Textile Story”. Il motivo della scelta è che, in entrambi i casi la designer ha utilizzato i tessuti come strumento di racconto di una storia.
Colours of Mexico
Design: Sara Ferrari Design