Per Jefferson Palladio era “the Bible”. Chiamò la propria villa Monticello perché nei Quattro Libri aveva letto (in italiano) che la Rotonda sorgeva su “un monticello”. Palladio per Jefferson era colui che aveva saputo tradurre la grande architettura romana antica per gli usi del mondo moderno. E soprattutto Palladio aveva creato “la villa”, la residenza dei gentiluomini (veneti, inglesi o americani) che curavano i propri interessi in campagna, crescendo sani nella natura e coltivando il proprio spirito con la lettura dei classici.
Ma, a differenza dei committenti di Palladio e dei suoi epigoni britannici, i proprietari americani per coltivare le loro terre si servivano degli schiavi. Lo stesso Jefferson ne possedeva un centinaio. Erano privilegi solo per bianchi i tre diritti che Jefferson aveva riconosciuto fondamentali della Dichiarazione d’Indipendenza: vita, libertà e “ricerca della felicità”.
fino al 28 marzo 2016
Thomas Jefferson e Palladio
Come costruire un mondo nuovo
a cura di Guido Beltramini e Fulvio Lenzo
allestimento di Alesssandro Scandurra
un progetto di Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio
in collaborazione con: Fondazione Canova, Stiftung Bibliothek Werner Oechslin
Palladio Museum
Palazzo Barbarano
Contra' Porti, 11, Vicenza