Il risultato fisico del workshop condotto dai tre studi (i primi due venezuelani, il terzo colombiano) è un’edificazione radiale che si espande nel contesto incorporando lo spazio pubblico.
L’edificio è composto da due ali: la prima per i servizi turstici, la seconda per il centro comunitario, a sua volta composto da punto informazioni, biblioteca e spazi lettura. I diversi spazi sono collegati tramite un corridoio interno che comprende una piazza di sabbia.
Realizzato con l’intento di accentuare l’identità locale e di porre la questione della sua reinvenzione, il progetto è stato realizzato con metodi costruttivi veloci a bassa complessità, cercando di promuovere la riproducibilità delle soluzioni architettoniche adottate.
Le opere sono state cementate su una serie di setti in pietra locale, che servono a modulare e articolare lo spazio, e utilizza nodi metallici per collegare la struttura portante, risolta con una triangolazione di barre di legno e acciaio. Le coperture in legno e plastica riparano dal sole e della pioggia pur lasciando gli spazi aperti e continui.
Dal punto di vista urbano il centro svolge la funzione di grande gazebo, e ospita una serie di programmi aggiuntivi come zone di campeggio, spazi ludici per i bambini, campo sportivo e in anfiteatro con vista mare. Queste zone integrano l’edificio e il suo contesto e gli spazi esterni ampliano le attività interne.
Punta Arenas Service Station è un intervento dai limiti permeabili, che riconosce e dinamizza il suo contesto attraverso processi di potenziamento sociale e di costruzione collettiva.
Punta Arenas Service Station, Sucre, Venezuela
Tipologia: centro turistico
Architetti: Pico Estudio, Colectivo Independientes e Colectivo Ruta 4
Committenti: Consejo Federal de Gobierno, Gran Misión Fundación Saber y Trabajo, Comisión Presidencial. Movimiento Por la Paz y por la Vida
Attivatore sociale: Priscilla Yepez Ardila
Completamento: marzo 2015