Ogni calco, unico, crea una composizione di diverse materialità apparentemente paradossale, che ricorda la bellezza sensuale e grintosa delle forze naturali. Il risultato è una raccolta di oggetti senza tempo che possono funzionare insieme o singolarmente in un contesto contemporaneo.
Il lavoro si ispira alla poetessa Elizabeth Bishop e al suo uso dei licheni endolitici e dei loro modelli di crescita concentrici come metafora della passione senza tempo (The Shampoo, 1955).
Per riprodurre questo fenomeno naturale sono stati utilizzati un processo di annodatura spontanea e meticolose tecniche di taglio per creare un tessuto fibroso umido che si irradia densamente in esplosioni vibranti e scultoree di colore.
Il materiale tessile è stato poi immerso nel cemento allo stato liquido e gettato attraverso una procedura di polimerizzazione che fonde perfettamente la massa di lana e il composto simile alla pietra.
Endolith Casts
Design: Dana Barnes Studio