Le relazioni che stabiliamo con gli oggetti che possediamo si instaurano in un modo molto speciale all’interno delle nostre case: ci appropriamo degli spazi in cui viviamo circondandoci delle nostre cose, quindi il modo in cui gli oggetti si accumulano e occupano spazio finisce per riflettere la nostra personalità.
Tutto quello che ho
All I Own House, progettata da PKMN architectures per la graphic designer Yolanda R. Pila, materializza l’interno di una casa attraverso gli effetti personali della sua abitante.
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- 06 novembre 2014
- Madrid
I motivi che ci portano ad accumulare oggetti sono molti, funzionali e no: si può acquistare qualcosa perché ci sentiamo rappresentati da essa o semplicemente perché ci piace; diventiamo noi stessi interior designer emotivi ed esiste una stretta relazione tra il modo in cui organizziamo la nostra casa, gli eventi che si svolgono al suo interno e il modo in cui queste esperienze ci riguardano.
Ognuno dei nostri beni ha la sua storia, è associato a un ricordo e, crescendo, i nostri effetti personali cambiano, ci liberiamo di alcuni oggetti, ma gran parte di essi vengono conservati, tanto che possiamo facilmente immaginare noi stessi attraverso i nostri beni.
Yolanda R. Pila – fondatrice di ERREPILA (Design Studio for enterprising and courageous people) – si è trasferita nella casa che un tempo apparteneva a sua nonna, in una piccola isola residenziale a nord di Madrid. Si tratta di una casa al piano terra, piuttosto piccola, ma con un enorme giardino sul retro.
All I Own House è disegnata sugli effetti personali di Yolanda R. Pila. Ma questi oggetti, come lei stessa, non stanno mai stare fermi, si muovono con lei, accompagnando i suoi movimenti durante il giorno: nelle prime ore del mattino tutti i libri si svegliano e si mescolano con l’abbigliamento, il letto scompare e, mentre lei beve il caffè, libri e vestiti si muovono velocemente avvicinandosi alla zona cucina, liberando lo spazio per la doccia. Intorno a metà mattina ha un appuntamento con un cliente: tutte le stoviglie, ordinate, si avvicinano alla cucina, insieme alle posate e alle pentole. I libri sono ora in mostra, orgogliosi, e la grande lavagna rotonda si prepara per la riunione...
Attraverso un disegno realizzato con cura, completamente su misura, e la combinazione di opere di carpenteria e l’uso di un sistema molto semplice di strutture in ferro industriali, tutto lo spazio è organizzato attraverso tre contenitori di legno, sospesi, mobili e trasformabili. Questo spazio può essere completamente riorganizzato in pochi secondi permettendo, attraverso varie combinazioni, di adattare la casa alle esigenze specifiche di un determinato momento e di avere infinite case all’interno di una casa.
All I Own House, Madrid
Tipologia: appartmento
Architetti: PKMN architectures
Committente: Yolanda R. Pila
Ingegneria strutturale: Mecanismo SL
Ingegneria degli impianti: Alberto Espinosa
Società costruttrice: Rusega SL
Carpenteria: Alfredo Merino Caldas. Cantimpalos
Sistema scorrevole: Hepco
Ceramiche: Mosaic del Sur
Completamento: agosto 2014