Il cerimoniale inizia con il rito dell’arrivo equestre. Il cavallo viene legato e pulito vicino al serbatoio dell’acqua e alla mangiatoia. Successivamente, un percorso lungo una passerella in legno rialzata conduce al rifugio, nel quale si sale attraverso una botola.
Questo si propone come un santuario, sopraelevato per allontanrsi dall’ordine sociale e ammirare il contesto. Una fortezza fragile, che permette di isolarsi senza perdere il contatto con l’intorno isolato. In contrasto con la vita quotidiana, urbana, della cliente, l’interno del rifugio non subisce alcuna pressione dall’esterno.
Situata al centro di un campo di orzo circondato da cespugli autoctoni e olivi selvatici, la struttura garantisce una vista panoramica sul Mar Mediterraneo e, all’orizzonte, si intravede la rigogliosa isola di Cabrera.
Lo spazio minimo (3x3 metri), funziona come un rifugio per la depurazione personale. La struttura, realizzata in legno locale, è sopraelevata per godere della vista, pur facendo sentire l’utente protetto dalle reti, sovrapposte in più strati quando è necessaria una maggiore privacy.
La natura introversa della struttura incoraggia l’utente a prendersi una pausa dalla follia multitasking contemporanea e favorisce la meditazione e la riconnessione tra mente e corpo.
Grooming Retreat
Santanyi, Maiorca
Tipologia: rifugio
Architetti: Gartnerfuglen & Mariana de Delás
Collaboratori: Marie Monsen, Julie Hauge, Suchi Vora, Martin Plante, Nataliya Kuznetsova
Falegnameria: Sindre Sahlqvist Blakar, Eirik Stormo
Completamento: 2014