Il tema della mostra è il rame, declinato nelle sue molteplici forme e applicazioni nell’arte contemporanea, nel design, nell’architettura e nella tecnologia.
Trame di rame
“Trame. Le forme del rame tra arte contemporanea, design, tecnologia e architettura”, è la mostra che la Triennale di Milano dedica a questo materiale polivalente.
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- 07 agosto 2014
- Milano
La mostra è il primo evento espositivo che presenta questo materiale in una luce del tutto nuova grazie ad un approccio trasversale.
Il titolo dell’esposizione, “Trame”, richiama, infatti, un percorso attraverso opere d’arte, oggetti di design e d’architettura, applicazioni tecnico – scientifiche, documentazione fotografica e video ove il rame è il filo conduttore che accomuna autori, provenienti da esperienze diverse, che di questo materiale hanno sfruttato le qualità formali, strutturali e plastiche in modo fortemente innovativo.
In questo ambito sono state selezionate le opere di alcune figure storiche come Lucio Fontana e Fausto Melotti per proseguire con quelle di Carl Andre, Marco Bagnoli, Luciano Fabro, Eliseo Mattiacci, Marisa Merz, Hidetoshi Nagasawa, Remo Salvadori, Gilberto Zorio, Meg Webster per giungere ai più contemporanei come Roni Horn, Cristina Iglesias, Damián Ortega e a personalità appartenenti alle ultime generazioni come Andrea Sala, Alicja Kwade e Danh Vo.
Secondo una trama comune affidata al rame, le opere di questi artisti sembrano dialogare tra loro tramite lastre lucide, ossidate o acidate, assemblaggi di fili intrecciati, forme delicate, associazioni inaspettate con altri materiali o parabole riflettenti.
Nell’ambito del design il rame ha riscosso un interesse crescente, con risultati sorprendenti e spesso inconsueti. Personalità come Gae Aulenti, Ron Arad, Luigi Caccia Dominioni, Antonio Citterio, Tom Dixon, Odoardo Fioravanti, Martí Guixé, Gujan Gupta, Poul Henningsen, Thomas Heatherwick, Ross Lovegrove, Gio Ponti/Paolo De Poli, Tobia Scarpa, Oskar Zieta e Giorgio Vigna, si sono cimentate nella progettazione di oggetti d’uso comune attirate dalla lucentezza del rame, ma anche dai suoi processi ossidativi e dalla sua evoluzione tecnologica.
Nella sezione dedicata all’architettura, più ristretta ma ugualmente significativa, sono esposti alcuni modellini di progetti di architetti come Herzog & de Meuron, Renzo Piano, Aldo Rossi, Steven Holl Architects e James Stirling. Anche in questo settore sono presenti prestiti provenienti da Fondazione MAXXI, MAXXI Architettura, Roma, Fondazione Aldo Rossi, Milano, Fondazione Renzo Piano, Genova, Studio d’architettura Herzog & de Meuron, Basilea, Steven Holl Architects, New York.
Il rame è inoltre impiegato nei più avanzati campi della tecnologia, puro o sotto forma di leghe. Presente in microprocessori e altri componenti elettronici è un materiale fondamentale per l’informatica e le telecomunicazioni. In medicina il rame e i suoi composti venivano impiegati già da Egizi e Greci per l’igiene personale e lo sono tutt’ora grazie alla moderna ricerca sulle loro proprietà antimicrobiche. Nel settore dell’energia, inoltre, il rame è tra i principali e i più efficienti conduttori, compatibile con le tematiche ambientali. Non mancano applicazioni del rame anche nei trasporti, nel settore agroalimentare, in ambito domestico e in molti altri campi.
A conclusione della mostra in Triennale, parte dell’allestimento della sezione di tecnologia progettato dallo studio Migliore + Servetto Architects sarà riallestito all’interno del percorso permanente museale del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.
dal 16 settembre al 9 novembre 2014
Trame.
Le forme del rame tra arte contemporanea, design, tecnologia e architettura
ideata e promossa da Elena Tettamanti
coprodotta da Eight Art Project
curata da Antonella Soldaini e Elena Tettamant
Triennale di Milano
Viale Alemagna 6, Milano