The Abandonment of Art

La mostra del MoMA “Lygia Clark: The Abandonment of Art, 1948–1988” è un’indagine che si sviluppa intorno a tre temi chiave: astrazione, neo-concretismo, e ‘abbandono’ dell’arte.

La grande retrospettiva dedicata dal MoMA all’arte di Lygia Clark (Brasile, 1920-1988) è la prima mostra completa del suo lavoro in Nord America.

 “Lygia Clark: The Abandonment of Art, 1948–1988” comprende circa 300 opere – dalla fine degli anni Quaranta ai primi anni Ottanta – tra disegni, dipinti, sculture e opere collettive.

In apertura: Lygia Clark, Óculos, 1968. Gomma industriale, metallo, vetro. © Courtesy of World of Lygia Clark Cultural Association. Photo: © 2014 Eduardo Clark Sopra, a sinistra: Lygia Clark nel suo studio lavorando a Arquitetura biológica II. Cité internationale des arts, Paris, 1969. © Alécio de Andrade. Courtesy Associação Cultural “O Mundo de Lygia Clark,” Rio de Janeiro. A destra: Lygia Clark con Máscara abismo com tapa-olhos, 1968, tessuto, bande elastiche, sacchetto di nylon e pietra. Courtesy Associação Cultural “O Mundo de Lygia Clark,” Rio de Janeiro. © Sergio Gerardo Zalis, 1986

Tratta da collezioni pubbliche e private, tra cui quella dello stesso MoMA, questa indagine è organizzata intorno a tre temi chiave: astrazione, neo-concretismo, e ‘abbandono’ dell’arte. Ciascuno di questi temi implica un concetto significativo o una costellazione di opere che segnano un momento importante nella carriera di Clark. Nonstante la sua opera sia profondamente legata al Brasile, la mostra evidenzia l’attenzione internazionale per il suo lavoro. Mettendo insieme tutte le parti della sua radicale produzione, la mostra cerca di descrivere l’artista attraverso l’astrazione, la partecipazione, e la pratica dell’arte terapeutica.

<b>A sinistra</b>: Lygia Clark, <i>Estruturas vivas</i>, 1969, in uso, probabilmente a Parigi nei primi anni '70.L'oggetto è fatto di elastici annodati. Courtesy Associação Cultural “O Mundo de Lygia Clark,” Rio de Janeiro. <b>A destra</b>: Lygia Clark nel suo studio, Rio de Janeiro, c. 1950s. Courtesy Associação Cultural “O Mundo de Lygia Clark,” Rio de Janeiro
Lygia Clark, <i>Ping-pong</i> (1966) in uso. Palle da Ping- Pong balls e busta di plastica. Courtesy Associação Cultural “O Mundo de Lygia Clark,” Rio de Janeiro.
Vista della mostra "Lygia Clark: The Abandonment of Art", 1948-1988 al The Museum of Modern Art, New York. Photo by Thomas Griesel. © 2014 The Museum of Modern Art
Vista della mostra "Lygia Clark: The Abandonment of Art", 1948-1988 al The Museum of Modern Art, New York. Photo by Thomas Griesel. © 2014 The Museum of Modern Art
Vista della mostra "Lygia Clark: The Abandonment of Art", 1948-1988 al The Museum of Modern Art, New York. Photo by Thomas Griesel. © 2014 The Museum of Modern Art
Vista della mostra "Lygia Clark: The Abandonment of Art", 1948-1988 al The Museum of Modern Art, New York. Photo by Thomas Griesel. © 2014 The Museum of Modern Art
Vista della mostra "Lygia Clark: The Abandonment of Art", 1948-1988 al The Museum of Modern Art, New York. Photo by Thomas Griesel. © 2014 The Museum of Modern Art
Vista della mostra "Lygia Clark: The Abandonment of Art", 1948-1988 al The Museum of Modern Art, New York. Photo by Thomas Griesel. © 2014 The Museum of Modern Art
Vista della mostra "Lygia Clark: The Abandonment of Art", 1948-1988 al The Museum of Modern Art, New York. Photo by Thomas Griesel. © 2014 The Museum of Modern Art


fino al 24 agosto 2014
Lygia Clark: The Abandonment of Art, 1948–1988
organizzata da Luis Pérez-Oramas, The Estrellita Brodsky Curator of Latin American Art, MoMA e Connie Butler, Curatore, Hammer Museum con Geaninne Gutiérrez-Guimarães e Beatriz Rabelo Olivetti, assistenti curatori, Department of Drawings and Prints, MoMA
MoMA
11 West Street, New York