The Narcissus Desk, di Sebastian Errazuriz, è una continuazione delle sue sculture funzionali, che invitano lo spettatore a riconsiderare oggetti, spazi e situazioni quotidiane.
La Narcissus Desk è stata originariamente ispirata dal dipinto caravaggesco di Narciso che Sebastian Errazuriz ricorda di aver visto da bambino con il padre, un insegnante d’arte, durante un viaggio in Italia.
L’artista e designer di New York spiega: “Mi ha colpito l’idea che qualcuno potesse vedere il proprio riflesso e tuttavia non capire di vedere se stesso. Credo che oggi stiamo diventando come Narciso; così ossessionati con il nostro io virtuale perfettamente modificato che ci dimentichiamo di conoscere il reale ‘io’ al di fuori dello schermo.”
La scrivania vuole offrire all’utente un momento di riflessione dedicato a quello spazio in cui prendiamo la maggior parte delle decisioni importanti nella vita. Per fabbricare la scrivania, Errazuriz ha trovato una scrivania francese del 1880 circa, che ha poi completamente restaurato. Ha tagliato nel banco originale una semicirconferenza per consentire all’utente di collocarsi all’interno della scrivania. Il piano originale è stato sostituito con uno specchio.
“Mi piace il modo in cui l’utente entra nel taglio che abbiamo creato nella scrivania. Il suo corpo si riflette come una regina di cuori su una carta da gioco. Circondato da se stesso; lo spettatore è improvvisamente molto consapevole di sé”, spiega l’artista.
“Le fotografie che abbiamo scattato alla ragazza seduta alla Narcissus Desk mi ricorda Noire et blanche di Man Ray. Lui mi ha sempre molto influenzato; sono sicuro che l’immagine della ragazza accanto alla maschera fosse incastrata nel mio inconscio da qualche parte.”
Secondo la mitologia greca Narciso era conosciuto per la sua bellezza e disprezzava coloro che lo amavano. Nemesi notò questo comportamento e lo attrasse in uno specchio d’acqua. Narciso vide la propria immagine riflessa nell’acqua e si innamorò di se stesso. Incapace di abbandonare quell’immagine, si lasciò morire sulle sponde del lago.