Chi come noi riflette da lungo tempo sugli specchi, sa che è facile entrarvi: basta dirigersi verso di essi con sicurezza e non arrestarsi quando si sente il freddo della superficie; per un attimo si vede il riflesso della propria schiena e si sa di essere dentro.
Non c'era altro da vedere; non ebbi ragione di spingere i pulsanti di salita perché non conoscevo nessuno degli abitanti della casa; quindi uscii a mia volta, cercando, per sfida, di prolungare la visione della mia schiena nell'attimo dell'attraversamento; per far ciò, in quell'attimo quindi, effettuai un ondeggiamento del corpo avanti e indietro, ma il solo risultato fu una lieve vertigine.
Mi ritrovai all'esterno. I due ragazzi erano davanti a me, distesi a terra, nel sole, si erano tolti le scarpe. Mentre attraversavo lo spiazzo mi accorsi che anch'esso era a riquadri come il pavimento dell'ascensore; qui i riquadri erano molto più grandi, ma tanto meno qui c'erano siepi di licheni e macchinette per soddisfare i bisogni vitali. Piero Frassinelli, aprile 2014
Ascensore esterno, Cornigliano, Genova
Architetti: Sp10
Committente: Società per Cornigliano
Completamento: 2014