dotdotdot sono i progettisti del percorso museale del Piccolo Museo del Diario, esposizione permanente concepita per mettere in mostra e valorizzare, in modo interattivo e coinvolgente, le oltre 6500 storie scritte raccolte e conservate dal 1984 a Pieve Santo Stefano, in Toscana presso l’Archivio Diaristico Nazionale.
Piccolo Museo del Diario
dotdotdot ha progettatto un percorso coinvolgente, interattivo, emozionale per il Piccolo Museo del Diario, esposizione permanente di oltre 6500 storie conservate presso l’Archivio Diaristico Nazionale.
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- 06 dicembre 2013
- Pieve Santo Stefano
L’archivio pubblico raccoglie scritti di gente comune in cui si riflette la vita di tutti e la storia d’Italia attraverso diari, epistolari, memorie autobiografiche.
Ispirati dal libro di Mario Perrotta Il paese dei diari per il Piccolo Museo del Diario, dotdotdot “hanno voluto raccontare il senso dell’archivio pubblico, che raccoglie diari, epistolari, memorie autobiografiche di gente comune in cui si riflette, in varie forme, la vita di tutti e la storia d’Italia”.
Entrando nel museo le prime due sale sono dedicate all’archivio, un omaggio alle sue anime, un vivaio di memorie, confessioni, segreti nascosti in scaffali e cassetti pronti per essere svelati: un grande archivio per diverse tipologie di pagine, tracce e testimonianze di vite personali.
A ridosso delle pareti delle sale è stato riprodotto un grande archivio di legno fatto di ante e cassetti. E così sulle superfici di questo grande archivio, videoproiezioni dinamiche riproducono i fogli dei diari, le pagine dei racconti di vita della gente comune che escono dai cassetti per svolazzare leggeri e liberi in un’altra dimensione, per poi entrare in altri cassetti, creando un dialogo, uno scambio, ma anche strani cortocircuiti tra storie e ideologie diverse forzatamente accostate.
Il visitatore vive così un’esperienza di immersione visiva e sonora totale perché i diari bisbigliano, si parlano, generando un fruscio di vite e memorie di persone presenti o assenti. Spinto dalla curiosità il visitatore viene invitato ad aprire i cassetti e sbirciarne il contenuto. Ogni cassetto conserva un diario reale o digitale, pronto a liberarsi, mostrarsi e raccontarsi, svelando storie vere ed emozionanti, l’esperienza è sia visiva che sonora. Alcuni cassetti contengono al loro interno i diari originali.
L’archivio nasconde al suo interno tutte le tecnologie necessarie al funzionamento dell’installazione: impianto audio e video, sensori, microcontroller, luci e computer. Per consentire l’installazione degli apparati tecnologici il grande mobile è stato pensato come una struttura autoportante, svincolata dai muri, resa totalmente ispezionabile grazie a un sistema di guide che consentono l’estrazione della sua parte inferiore. Il retro dell’archivio diviene l’area tecnica, di regia e gestione del sistema.
Piccolo Museo del Diario, Archivio Diaristico Nazionale, Pieve Santo Stefano, Arezzo
Tipologia: allestimento permanente
Allestimento: dotdotdot
Completamento: 2013