Il progetto fu elaborato dall'architetto finlandese con profonda sensibilità per il paesaggio pavese e con altrettanta moderna attenzione per la qualità dell'abitare. Per vicissitudini della storia l'opera non fu realizzata e i suoi documenti finirono nell'archivio del costruttore Ausano Febbroni, committente di Aalto. Con Alvar Aalto (1898-1976) lavorò al progetto l'architetto torinese Leonardo Mosso. Dei disegni colpisce tutt'ora la freschezza, l'intuizione profonda del luogo, la qualità dell'abitare, la sensibilità psicologica, l’articolazione concettuale, la modernissima dotazione di servizi, la cura per l'aggregazione sociale attraverso identificabili unità di vicinato.
Fino al 6 ottobre 2013
Alvar Aalto Pavia 1966-1968
Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto, Pavia
4 ottobre alle 15,30: seminario con la partecipazione, tra gli altri, dell'architetto Mosso
Mostra a cura di Luca Micotti e Andrea Vaccari