Andrea Trimarchi e Simone Farresin di Studio Formafantasma hanno messo a punto un nuovo progetto per il Textile Museum di Tilburg, in Olanda, esposto fino al 26 maggio all'interno della mostra "Turkish Red & More" curata da Caroline Boot, insieme a progetti di altri quattro studi (BCXSY, Minale-Maeda, Merel Boers e Lenneke Langenhuijsen), che hanno trovato ispirazione nelle collezioni del museo.
Scandagliando l'archivio della collezione storica del Textile Museum, Studio Formafantasma è stato attirato dalla cosiddetta raccolta Driessen, donata da uno dei membri della famiglia Driessen al Textile Museum quando l'attività dello stampatore di tessuti di cotone LKM si è conclusa (Leidsche Katoen Maatschappij). La collezione è composta da una vasta serie di prodotti tessili: libri, quaderni, campioni di materiale ed esperimenti di stampa, raccolti dalle diverse generazioni dei membri della famiglia Driessen e dagli artigiani che lavoravano per l'azienda.
In questi libri, frammenti di tessuto raccolti in tutto il mondo si mescolano alle prove sviluppate all'interno dell'azienda, dando vita a trame e combinazioni inaspettate. Sono presenti anche numerose prove colore e svariate ricette che testimoniano la transizione dall'uso dei pigmenti naturali a quelli sintetici. In questo senso, il lavoro di Felix Driessen è particolarmente rilevante.
Driessen, infatti, ha studiato per molti anni il rosso turco (o rosso di robbia). Il cosiddetto rosso turco – un tono di rosso particolarmente vibrante ed estratto dalle radici di robbia – è infatti uno dei colori più ricercati della storia dell'industria tessile. Sviluppato prima in India e successivamente ampliato fino a Grecia e Turchia, ha incuriosito culture diverse, grazie ai suoi toni brillanti, diventando uno dei primi esempi di globalizzazione.
Video: Luisa Zanzani
Traendo ispirazione sia dalla raccolta Driessen sia dalla storia del rosso turco, Studio Formafantasma ha progettato una serie di 17 tessuti di seta, tinti con radici di robbia, in collaborazione con un colorista tedesco. Il design delle sete prende spunto dai libri Driessen, ma anche da altri elementi visivi che fanno riferimento alla storia del rosso turco.
Elementi di design tradizionali, quali il colore e la consistenza, sono utilizzati come strumenti a testimoniare sia il lavoro della famiglia Driessen sia di evocare l'impatto simbolico, economico e sociale del rosso turco nella storia: dall'Impero Romano, alla rivoluzione francese, fino alla sintesi chimica dell'alizarina, uno dei coloranti principali che si possono ricavare da radici di robbia.
Video: Robert Adriessen
Il titolo del progetto, BTMM1514, si riferisce al modo in cui sono numerati i libri nell'archivio del Museo: le 17 sete sono infatti concepite come le pagine di un libro con tanto di copertina e quarta di copertina.
Formafantasma: Turkish Red
Nella loro ultima indagine, Andrea Trimarchi e Simone Farresin rivolgono l'attenzione agli archivi del Textile Museum di Tilburg e disegnano una collezione di 17 sete tinte con radici di robbia (o rosso turco), uno dei colori più ricercati della storia dell'industria tessile.
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- 05 marzo 2013
- Tilburg
Design e concept: Studio Formafantasma
Foto: Federico Floriani
Video Rubia: Luisa Zanzani
Video rosso turco: Robert Adriessen
Sviluppo del progetto: Andrea Trimarchi, Simone Farresin, Francesco Zorzi, Jenny Hier, Livia Rossi, David Seidlitz di Rubia Pflanzenfarberei
Fino al 26 maggio 2013
Turkish Red & More
Textile Museum Tilburg
Goirkestraat 96, 5046 GN Tilburg