Acts of Voicing

Al Württembergischer Kunstverein di Sotccarda, una mostra collettiva riunisce le opere di oltre 30 artisti per indagare il mondo della voce attraverso performance, proiezioni, workshop e letture.

"Acts of Voicing" ha a che fare con il significato estetico, performativo e politico della voce nel mondo delle arti visive, della danza, delle performance e della teoria. La mostra si focalizza sulla mediazione e la rappresentazione della voce. L'obiettivo è quello di esaminare le voci di resistenza, quelle disciplinate e quelle che disciplinano — alcune delle quali vengono ascoltate mentre altre no. Lottare per fare ascoltare la voce di qualcuno è un tema tanto forte quanto il potere di zittire qualcun altro o obbligarlo a parlare.

Questa mostra, che espone il lavoro di più di 30 artisti, è stata concepita per ospitare performance, workshop, letture e proiezioni. Contiene alcune installazioni in progress pensate essere integrate e allargate durante il periodo di esibizione. L'allestimento è stato pensato come uno spazio sperimentale in continuo mutamento in cui i visitatori avanzano su mondi paralleli. Sia la coreografia della mostra che il modo in cui è disposta riflette il carattere performativo della voce.

"Acts of Voicing" approfondisce anche i paradossi della voce umana, interiorizzata e esternata, familiare ed estranea, attaccata e staccata dal corpo (e dalle parole). Questa lacuna tra il dentro e il fuori è il punto di partenza per svelare la distanza tra il politico e il poetico. La mostra è basata su una collaborazione attiva tra il Württembergischer Kunstverein Stuttgart Stuttgart, il Para/Site Art Space a Hong Kong, il Total Museum of Contemporary Art a Seoul e il Caminul Cultural a Bucarest.
In apertura: Samuel Beckett, <i>Not I</i>, film still, 1977. Sopra: Tim Etchells, <i>Void Story</i>, 2012
In apertura: Samuel Beckett, Not I, film still, 1977. Sopra: Tim Etchells, Void Story, 2012
"Acts of Voicing", che non vuole unificare il tema in maniera enciclopedica e omogenea, è stata declinata in temi diversi tra loro: "L'essenza estranea della voce", "La voce dell'altro", "Dissenso e disobbedienza", "Il controllo e la disciplina della voce", "Il potere del discorso e della filippica".

Tra gli artisti invitati ci sono: Bani Abidi, Daniel García Andújar, John Baldessari, Samuel Beckett, deufert + plischke, Ines Doujak, Juan Manuel Echavarría, Tim Etchells, Rainer Ganahl, Mariam Ghani, Gary Hill, Anette Hoffmann / Matei Bellu / Regina Sarreiter, Karl Holmqvist, Ranjit Hoskoté, Jacques Lacan, Minouk Lim, Mara Mattuschka, José Peréz Ocaña, Manuel Pelmus, David Riff / Dmitry Gutov, Anri Sala, Smith / Stewart, Marcus Steinweg, Imogen Stidworthy, Raša Todosijevic, Fadi Toufiq, Ingrid Wildi Merino / Decolonial Group Berlin, Katarina Zdjelar, Yang Zhenzhong e altri.

Ventura Pons, <i>Ocaña. Retrato Intermitente</i>, 1978
Ventura Pons, Ocaña. Retrato Intermitente, 1978
"Acts of Voicing", exhibition view, Württembergischer Kunstverein Stuttgart, 2012. Photo Hans D. Christ
"Acts of Voicing", exhibition view, Württembergischer Kunstverein Stuttgart, 2012. Photo Hans D. Christ
Ingrid Wildi Merino / Decolonial Group Berlin, <i>Arquitectura de las transferencias. La hibris del punto cero</i>, 2012
Ingrid Wildi Merino / Decolonial Group Berlin, Arquitectura de las transferencias. La hibris del punto cero, 2012

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