Questa mostra, che espone il lavoro di più di 30 artisti, è stata concepita per ospitare performance, workshop, letture e proiezioni. Contiene alcune installazioni in progress pensate essere integrate e allargate durante il periodo di esibizione. L'allestimento è stato pensato come uno spazio sperimentale in continuo mutamento in cui i visitatori avanzano su mondi paralleli. Sia la coreografia della mostra che il modo in cui è disposta riflette il carattere performativo della voce.
"Acts of Voicing" approfondisce anche i paradossi della voce umana, interiorizzata e esternata, familiare ed estranea, attaccata e staccata dal corpo (e dalle parole). Questa lacuna tra il dentro e il fuori è il punto di partenza per svelare la distanza tra il politico e il poetico. La mostra è basata su una collaborazione attiva tra il Württembergischer Kunstverein Stuttgart Stuttgart, il Para/Site Art Space a Hong Kong, il Total Museum of Contemporary Art a Seoul e il Caminul Cultural a Bucarest.
Tra gli artisti invitati ci sono: Bani Abidi, Daniel García Andújar, John Baldessari, Samuel Beckett, deufert + plischke, Ines Doujak, Juan Manuel Echavarría, Tim Etchells, Rainer Ganahl, Mariam Ghani, Gary Hill, Anette Hoffmann / Matei Bellu / Regina Sarreiter, Karl Holmqvist, Ranjit Hoskoté, Jacques Lacan, Minouk Lim, Mara Mattuschka, José Peréz Ocaña, Manuel Pelmus, David Riff / Dmitry Gutov, Anri Sala, Smith / Stewart, Marcus Steinweg, Imogen Stidworthy, Raša Todosijevic, Fadi Toufiq, Ingrid Wildi Merino / Decolonial Group Berlin, Katarina Zdjelar, Yang Zhenzhong e altri.
Acts of Voicing: On the Poetics and Politics of the Voice
Württembergischer Kunstverein Stuttgart
Schlossplatz 2, Stoccarda