L'opera Buoy riempie la famosa piazza con il misterioso paesaggio dorato della Death Valley californiana. Come ne suggerisce il nome, 'boa', il progetto riflette sulle estremità opposte di questo deserto, che un tempo è stato il fondale di un vasto mare, e ora è invece percorso soltanto da turisti. In contrasto con il paesaggio orizzontale, che galleggia incessantemente nella immagini di Cho, 'strati' verticali si intersecano, creando un asse tra il paesaggio naturale e la composizione di Cho. L'artista ha accumulato il suo repertorio di immagini sulla Death Valley in diversi anni.
Il motivo verticale aumenta l'effetto illusionistico delle sequenze d'immagini, trasportando gli osservatori in quello che sembra essere un tour in macchina attraverso il deserto. Buoy percorre con il suo movimento gli schermi di diverse dimensioni di Times Square, mostrando il sofisticato processo di sovrapposizioni che ha impiegato l'artista nel suo lavoro.