Gli alberi presenti all'interno dell'area in cui era stata pianificata precedentemente la costruzione della casa, insieme alle dimensioni già ridotte del terreno a disposizione, hanno portato gli architetti a includere le due presenze naturali all'interno delle mura della casa. Gli alberi sono stati sensibilmente trattati come parte integrante dello stesso progetto architettonico.
La casa, che sembra quasi essere spontaneamente venuta fuori dal terreno, è in realtà realizzata con l'uso di un container riciclato. Costruita ricorrendo dove possibile a elementi prefabbricati, l'abitazione è stata completata interamente sul posto, dalle finiture, agli isolamenti e alla stessa struttura. Una volta trasportati sul sito i vari elementi, la casa è risultata da subito pronta per l'uso.
Il rivestimento in listoni lignei, il tetto leggero sorretto da una struttura in acciaio, i tavoli e le lavorazioni in pietra, sono stati pensati in una prima fase, e poi realizzati in un secondo momento, quando la casa era già abitata.
La prefabbricazione è stata scelta come soluzione per rientrare in tempi e budget ristretti e soddisfacendo allo stesso tempo la volontà di mantenere intatti i due alberi. Con una delle tipiche tecniche costruttive locali, basate quasi tutte su sistemi di muratura pesanti, la preservazione dei due pini sarebbe stata impossibile.
Considerati come elementi principali del progetto, i pini sono monitorati costantemente in modo che la loro crescita possa essere direttamente adattata alla casa che diventa letteralmente una struttura "vivente".
Sito: Gerusalemme, Israele
Superficie Interna: 45 mq