Silent Revolutions: design sloveno oggi

Una nuova mostra alla Triennale svela gli ultimi due decenni di design sloveno, a fianco di alcuni classici

Dopo Londra e Eindhoven, il design sloveno arriva alla Triennale di Milano in una serie di robuste casse che sembrano essere appena state scaricate dalla nave. In mostra fino al 1 aprile, Silent Revolutions. Contemporary Slovenian Design affianca una selezione di oggetti disegnati e prodotti negli ultimi vent'anni a oggetti storici, provenienti dalle collezioni del Museo di Architettura e Design di Lubiana. Questi ultimi sono i più emozionanti: l'onnipresente telaio per diapositive disegnato da Peter Florjancic nel 1969 è diventato famoso quando fu adottato da Agfa e Kodak, mentre il telefono ETA 80 progettato da Davorin Savnik per Iskra nel 1979 è un elegante archetipo in plastica, una visione comune in tutte le case e gli uffici della ex Jugoslavia.

Solo alcuni degli esempi contemporanei emanano la stessa vitalità, ma la selezione della curatrice Maja Vardjan è d'effetto e diversificata. Dalla Kawasaki ZX-10R di Igor Akrapovic (2008) alla collezione di sedie di Rok Kuhar e Katjuša Kranjc per Stol & Stol (2011), il design sloveno è vivace in molteplici settori: sport, tecnologia, moda, arredamento e articoli di lusso. Troviamo anche un esempio di design umanitario: Holey Rocket, la stufa alimentata con bricchette di biomassa di Rok Oblat (disegnata in collaborazione con Larry Winiarski, nel 2009). Usata e prodotta in Filippine, Malawi, repubblica Democratica del Congo e Uganda, Vardjan ha confessato che questo è un oggetto "particolarmente vicino al suo cuore". Vera Sacchetti (@verasacchetti)

In apertura: Microphone Series, di Marko Turk, una serie di microfoni disegnati per Elektroakusticni laboratorij (EAL), 1956–1997. Photo Jaka Babnik. Qui sopra: telai in plastica per diapositive, 1969, di Peter Florjancic. Photo Peter Florjancic archive

15.02.2012—01.04.2012
Silent Revolutions: Design contemporaneo in Slovenia
Triennale di Milano
Viale Alemagna 6, Milano

Fin Chair, di Rok Kuhar e Katjuša Kranjc for Stol & Stol, 2011. Photo Aljoša Rebolj

Designer in mostra: Igor Akrapovic, Asobi, Bevk Perovic Architects, Lara Bohinc, Ivo Boscarol, Gigodesign, Gorenje Design Studio, Jernej e Japec Jakopin, Leonora Jakovljevic, Kabinet 01, Toni Kancilja, Rok Kuhar e Katjuša Kranjc, Franc Kuzma, Studio Miklavc, Rok Oblak, Oloop, Tanja Pak, Rinz – Pavlinec & Pavlinec, Janez Suhadolc, Arne Vehovar, Nika Zupanc • Peter Florjancic, Niko Kralj, Saša J. Mächtig, Davorin Savnik, Marko Turk

Aziende in mostra: Akrapovic, Alpina, Elan, Glesia, Gorenje, Intra lighting, Kuzma, La Femme et la Maison di Nika Zupanc, Lara Bohinc, Leonora Mark – ave femina, Pipistrel, Seaway, Stol & Stol, Tehnos, Trimo, Vertigo Bird, Zilio Aldo & C • Electroacoustics Laboratory (EAL), Imgrad, Iskra, Stol Kamnik

Servizio Flow Water, di Tanja Pak per Glesia, 2008. Photo Boris Gaberšcik
Scarpe Criatura, di Leonora Jakovljevic per Leonora Mark – Ave Femina, 2005. Photo Jana Urbas
Stufa Holey Roket, di Rok Oblak, co-designer Larry Winiarski, 2009. Photo Margherita Marzorati