Il MAXXI c'è, e iniziamo a percepire la sua presenza, non solo nella programmazione di grandi mostre e retrospettive. Per tutta l'estate e fino a metà ottobre, il grande piazzale del nuovo museo sarà un luogo pubblico, attivo, denso di eventi e manifestazioni, dove le colline verdi e i tulipani luminosi dell'installazione WHATAMI, progetto vincitore del concorso YAP dello studio stARTT, diventano lo scenario di una fitta programmazione di concerti, dibattiti, proiezioni video ed un lungo ciclo di conferenze dedicato all'architettura. Architecture Talks è infatti la prima rassegna organizzata dal museo sull'architettura italiana, dedicata proprio alla città di Roma.
I due curatori, Emilia Giorgi e Alessio Rosati, hanno selezionato 24 studi di architettura che si confronteranno nell'arco di sei incontri, dove l'intento è quello di trovare "l'occasione per scoprire, attraverso brevi conferenze, il lavoro di gruppi di recente formazione a diretto confronto con studi già affermati a livello internazionale.
"Scorrendo il calendario degli incontri e ricostruendo la lista completa degli studi invitati è facile comprendere che la selezione vuole indagare un ampio spaccato generazionale e non il panorama generale nella sua completezza: dalle realtà più recenti agli studi formatisi verso la fine degli anni '90.
Architecture Talks-Roma al MAXXI
Fino a fine settembre proseguono gli incontri con 24 studi romani che raccontano al pubblico la loro attività
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- Matteo Costanzo
- 28 luglio 2011
- Roma
Una stagione importante che credo abbia visto uno dei suoi momenti più interessanti agli inizi degli anni 2000, portando Roma ad essere un punto di riferimento internazionale, in un periodo culturale di grande intensità. Questi incontri hanno quindi il merito di costituire un'occasione di dialogo e di confronto, soprattutto per le nuove generazioni che possono cosi condividere le loro esperienze con quegli studi che da anni portano avanti con straordinaria passione le loro ricerche.
Nel susseguirsi dei primi appuntamenti, che termineranno alla fine di settembre, la cosa interessante non è stata semplicemente quella di osservare l'eterogeneità della scena architettonica romana, i suoi punti di contatto o le sue divergenze, ma le diverse strategie comunicative con le quali gli ospiti hanno raccontato il proprio lavoro.
Le conferenze, infatti, strutturate in una successione di quattro presentazioni consecutive, hanno costretto gli invitati, nel breve tempo di circa 20 minuti, a sintetizzare il proprio lavoro e il proprio pensiero, dando vita a strategie comunicative molto diverse.
Architecture Talks
a cura di Emilia Giorgi e Alessio Rosati
MAXXI
via Guido Reni, 4a
Roma