La collaborazione tra lo studio giapponese Isolation Unit e
la catena di parrucchieri LIM Code dà vita ad un concept
inedito che rompe le aspettative legate alla fruizione e
all'estetica di questa specifica tipologia commerciale.
Tre gli stilemi fondamentali per leggere il lavoro: senso
del luogo rarefatto, presenza spiccata del cemento e
segmentazione dei volumi come unica forma di decor. Nel
Lim Code di Osaka, ad esempio, l'effetto nude-look del
basement è amplificato dall'uso di pannelli divisori in
cemento, lamiera e legno, che configurano un ambiente
austero quanto raffinato. A Tokyo, invece, l'estetica del
non finito coinvolge persino i materiali impiegati nella
ristrutturazione, eliminati, come nel caso delle finiture,
quando non strettamente funzionali.
Entrambi i luoghi, interpreti contemporanei della cultura
giapponese, mantengono tuttavia una continuità con la
tradizione locale dell'abitare, grazie soprattutto alla
rinnovata celebrazione del culto del vuoto e alla
valorizzazione per sottrazione di oggetti spesso anonimi,
come sedie in legno e specchi sospesi in formato king size.
Particolare anche il modello di business della catena, che
affida ad ogni parrucchiere una postazione da gestire in
proprio, favorendo l'autonomia creativa e la conseguente
fidelizzazione con il cliente.
Isolation Unit: Teruhiro Yanagihara
Foto: Takumi Ota
Lim Code by Isolation Unit
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- Giulia Zappa
- 14 agosto 2009