È una residenza maestosa, costituitasi su una successione in costante divenire di volumi generosi, quella che si cela dietro la facciata discreta di un palazzo ubicato nel centro storico di Palma di Mallorca. La struttura principale di Can Santacilia, risalente al XVII secolo, si eleva infatti su giacenze del XII per poi inglobare un ulteriore edificio antistante insieme a successivi ampliamenti del XVIII.
L’intervento dello studio di architettura Ohlab mette ordine a questa complessa stratificazione con l’ambizione dichiarata di far convivere lettura e rilettura del tessuto architettonico e traghettare l’edificio verso un uso aggiornato alle esigenze del XXI secolo. È in questo interstizio che Ohlab intravede una possibilità di aggiornamento rispettosa ma non storicizzata: come lo studio stesso dichiara, “il progetto di recupero sfrutta la complessità dell'edificio esistente come potenziale per generare spazi inaspettati in cui ogni abitazione è totalmente diversa”.
I 3300 mq sono infatti suddivisi in 15 appartamenti, messi in relazione da una corte comune e da un camminamento in legno che, con la sinuosità di un nastro, si insinua e collega spazi pubblici e privati. Se la scelta di rispettare materiali, rivestimenti e decorazioni preesistenti si iscrive nella continuità storica, l’intuizione di ridefinire gli interni con intuizioni sartoriali non necessariamente legate al contesto – come l’inserimento di scale a chiocciola scultoree, volumi specchiati, bagni monocromatici in marmo – accresce la personalità di ogni residenza: una azzeccata strategia anti-clone, che ci libera dall’effetto “taglia e incolla” propria a tanti progetti di riabilitazione.