Progettato da t-unoauno e Arqaz, Meloso Restaurant riscopre l’architettura vernacolare locale e le tradizioni di un popolo. Situato a San Luis Tlaxialtemalco, distretto di Città del Messico, il ristorante è stato creato in seguito al terremoto che ha colpito la capitale nel 2017. La piccola area geografica preserva le tracce dell’era pre-ispanica e continua a coltivare sui giardini sospesi, le chinampas.
La ricostruzione della città da parte del governo ha abolito l’identità architettonica preesistente, non tenendo in considerazione il contesto socioculturale e il modo di socializzare degli abitanti (consolidato nelle festività e negli incontri nei patii). Il progetto ricerca quell’identità: il piccolo locale di 45 mq è pensato per interpretare la storia del territorio, raccogliendo al suo interno elementi – colori, forme, arredi – che rimandano alla cultura e alla storia del luogo.
L’architettura vernacolare si ritrova nelle texture e nelle tonalità della terra, nelle matericità grezze dell’argilla e nel loro significato primordiale. Una parete del locale e la parte frontale del bancone bar sono interamente rivestite di mattoni forati.
All’ingresso, un grande arco accoglie i visitatori, che entrano in un ambiente dalle geometrie nette e dai tagli puliti. Gli interni, basati su un concetto di sintesi, lasciano entrare la luce da una finestra circolare e includono arredi che sono un omaggio alle sedute usate nelle festività locali – semplici tavole di legno su pile di tramezzi.
- Progetto:
- Meloso
- Luogo:
- Xochimilco, Città del Messico, Messico
- Programma:
- Ristorante
- Architetti:
- t-unoauno + Arqaz (Carlos Espinosa, Emilio Zúñiga, José Luis Araiza)
- Area:
- 40 mq
- Completamento:
- 2021