Siamo quasi agli sgoccioli di questa edizione del Salone del Mobile ma di cose da vedere ce ne sono ancora molte: abbiamo selezionato le 5 migliori per questa penultima giornata all’insegna del design. Ieri siamo stati qui. Sfoglia la gallery per scoprire le location più interessanti da non farsi mancare oggi.
Milano Design Week: 5 cose da vedere oggi / 4
Tra designer olandesi, giapponesi e inglesi, installazioni sonore e orchidee, ecco la nostra selezione quotidiana per il penultimo giorno della Design Week.
Foto DSL studio Alessandro Saletta e Melania Dalle Grave
Foto DSL studio Alessandro Saletta e Melania Dalle Grave
Foto DSL studio Alessandro Saletta e Melania Dalle Grave
Foto Marco Menghi
Foto courtesy OPPO
Foto courtesy OPPO
Foto Nicole Marnati
Foto Nicole Marnati
Foto Nicole Marnati
Foto courtesy Materica
Foto courtesy Materica
Foto courtesy Materica
Foto Valentina Sommariva
Foto Valentina Sommariva
Foto Valentina Sommariva
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- La redazione di Domus
- 08 settembre 2021
“Missed your call” è la mostra organizzata da Design Academy Eindhoven per promuovere il lavoro dei suoi studenti dei corsi Bachelor. Il Graduation Show dell’accademia olandese è una delle mostre più visitate e attenzionate della Dutch Design Week, a cui molti curatori e galleristi guardano per scoprire giovani talenti. Saltata l’edizione 2020 (per ovvi motivi) i giovani designer hanno l’opportunità di mostrare l’approccio aperto e avanguardistico che contraddistingue la scuola. Via Vincenzo Monti, 59, M1 Pagano/Tram 19 (Salvatore Peluso)
Un po’ defilata rispetto alle rotte più battute della Statale, in uno dei suoi chiostri più nascosti, l’installazione Bamboo (竹) Ring :||| Weaving a Symphony of Lightness and Form di Kengo Kuma per OPPO appare come una visione. L’architetto esplora il rapporto armonioso tra uomo e natura realizzando una scultura leggera ed “esatta” di bambù e fibra di carbonio che suona e vibra nel cortile della Statale incoraggiando i visitatori a camminarci intorno. La curatrice Clare Farrow, che portò la scultura per la prima volta al V&A di Londra durante il London Design Festival nel 2019, ne parla come di “un vecchio amico che al tempo parlava, ma ora canta”.
L'installazione si trova nel cortile dei Bagni dell’Università Statale di Milano, via Festa del Perdono 7. Visitabile fino al 19 settembre.
In questa iterazione dell’installazione nomade che “si appoggia con leggerezza al suolo” della corte del Filarete, è il suono del violino della musicista giapponese Midori Komachi ad integrarsi a quello dell'applicazione digitale di benessere di OPPO che offre suoni confortanti della natura e della città presi da luoghi di tutto il mondo, tra cui Reykjavik, Pechino e Tokyo. Una tecnologia sonora incorporata nella struttura intrecciata dell'installazione permette al suono di muoversi attraverso lo spazio, vibrando e trasformando la struttura in un vero e proprio strumento musicale. A fine Design Week, Bamboo Ring approderà tra le montagne della val di Sella in Trentino, donata da Oppo al museo di Land Art, Arte Sella. “Il saper combinare la tecnologia e la natura” afferma l’architetto giapponese “è ciò che vorrei tramandare alle future generazioni”: una visione in continuità con quella dell’azienda, che interpreta la tecnologia come una forma d’arte. (Giulia Ricci e Bianca Pichler)
Alla sua quinta edizione, il “padiglione olandese” del Fuorisalone, curato da Nicole Uniquole, continua a unire e promuovere giovani designer, progetti di ricerca, produzione e artigianato nella cornice del neorinascimentale Palazzo Turati (via Meravigli 7). Tra gli oltre 80 partecipanti suddivisi tra il cortile (quest’anno sommerso da un tappeto di orchidee) e i due piani dell’edificio, si segnalano: “Elements of Time”, pouf-scultura in silicone dell’artista Nynke Koster realizzati da calchi che riproducono dettagli architettonici; i progetti in chiave green del giovane studio House of Thol (ben riuscito soprattutto il portafrutta e verdura di terracotta per mantenere i vegetali freschi). Da non perdere la collezione The Stone House di Stefan Scholten, arredi realizzati con gli scarti del travertino sapientemente accostati in modo da creare un effetto Terrazzo. Palazzo Francesco Turati, Via Meravigli, 9, M1 Cordusio (Elena Sommariva)
A sorpresa, avrete un giorno in più per visitare Materica Marble edition 2021, che coinvolge tre nomi consolidati (Bruther, Johannes Norlander e Francisco Aires Mateus) e sei talenti under 40 selezionati attraverso una call (calabrò.cossement, Francesco Rosati + Davide Bacchio, Gabriele Trove, Galli | Cavalcabò, Claudia Carlotta Sabbà + Pierfrancesco Acciani e Scattered Disc Objects) in una sfida con il marmo. I pezzi, raccolti in un ambiente scuro anticipato da una corte storica milanese, fanno risaltare le diverse interpretazioni della materia. Talvolta il marmo è lavorato per portarne all’estremo la trasparenza, come il morbido paravento-tenda di Bruther; altre volte il materiale diventa monumentale e ironico, come la colonna-lampada di Galli | Cavalcabò, o ancora trasformarsi in oggetto solido e assertivo come nel caso del grande vaso concepito da Gabriele Trove.
Una sperimentazione interessante sul pezzo unico e monomaterico, per chi vuole vedere l’architettura mettersi alla prova con l’oggetto domestico. Corso di Porta Nuova 32, M3 Turati
(Giulia Ricci)
Nel suo raffinato e minimale negozio disegnato da Tokujin Yoshioka all’interno di Palazzo Reina, in via Bagutta 12, Issey Miyake celebra la creatività con un progetto nato dalla collaborazione con designer e artisti e prosegue la propria indagine sul potenziale degli abiti. Il processo viene prima del prodotto. Ecco, quindi, che con “In the making” pone l’accento sul suo “fare” e su come i processi creativi delle ultime proposte di IM MEN e A-POC Able Issey Miyake siano equiparabili a quelli del design di prodotto. Oltre alle collezioni nate dalla collaborazione con gli artisti Tadanori Yokoo e Fabio Bellotti, nello showroom si trova il lavoro realizzato con Triporous™, un nuovo materiale ottenuto dalla scorza del riso e sviluppato dalla Sony Group Corporation che si è concretizzato con TYPE-I (one), una serie che presenta uno speciale tono di nero che non può essere ottenuto con le tecniche di tintura convenzionali e che, nel tempo, perde meno vividezza rispetto ai neri tradizionali, risultando più longevo. Via Bagutta, 12, M1 San Babila (Loredana Mascheroni)